Bassa

Legionella: «Dimesso, ma ancora malato. Ora rischio il lavoro»

Un carpenedolese colpito dal batterio, oltre a dover affrontare la malattia, teme per la sua occupazione
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L’improvviso ricovero ospedaliero per legionellosi. Poi, una decina di giorni fa, la gioia delle dimissioni. Ora, invece, la forte preoccupazione per una ricaduta della malattia e per il rischio di perdere il lavoro: è la storia di un carpenedolese, colpito dal batterio.

«Mercoledì sera ho avuto una forte crisi respiratoria e un amico mi ha portato al Pronto soccorso di Montichiari - racconta l’uomo -. Lì, dopo la radiografia, i medici mi hanno detto che purtroppo non sono affatto guarito dalla legionellosi. Così mi sono state prescritte nuovamente le cure, ma mi hanno rimandato a casa. Mi chiedo quando guarirò e perché, in origine, mi abbiano dimesso dal Civile».

Il cittadino, oltre a lottare con la malattia, si trova anche a dover affrontare una minaccia di licenziamento: «Il mio medico di famiglia, alla luce delle mie condizioni di salute, mi ha prolungato l’assenza per malattia fino a venerdì 28 settembre - continua l’uomo -, ma la ditta per la quale lavoro come autotrasportatore mi ha detto, chiaro e tondo, che devo assolutamente rientrare domani, facendomi capire che altrimenti rischio di perdere il lavoro. Non so cosa devo fare: l’unica certezza è che io sto ancora male».

 

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