Bassa

La rotatoria della discordia scalda gli animi

Botta e risposta tra il sindaco Marco Paderno e i consiglieri di minoranza sull'opera in fase di realizzazione in paese.
  • La rotonda della discordia
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Botta e risposta in Municipio ad Orzivecchi tra il sindaco Marco Paderno e la minoranza. A scaldare gli animi è la rotonda all’incrocio con le vie Trento e Matteotti, in fase di realizzazione e voluta dall’Amministrazione comunale. 

«Le presunte sollecitazioni della minoranza in merito alla realizzazione di quest'opera - spiega Fulvio Cominotti, capogruppo di Orzivecchi cresce - sono frutto della fantasia del sindaco Marco Paderno». «Sono stati loro a chiedere più volte di mettere in sicurezza quell’incrocio - ribatte Paderno - Io ho sentito i tecnici che hanno optato per una rotonda». 

Cominotti dal canto suo ricorda come in più occasioni, con interpellanze in Consiglio comunale, una lettera inviata al primo cittadino, volantini e prese di posizione pubbliche, «quell’intervento sia stato sempre osteggiato». Su quell'incrocio, dopo aver speso 80mila euro per un primo intervento, ritenuto insufficiente, è stato disegnato un secondo progetto del costo di 170 mila euro. «Un vero scandalo - denuncia Cominotti - anche considerando il costo della sola progettazione: trentamila euro». «Il primo progetto - è la spiegazione del sindaco - inserito in un bando regionale, si è rivelato poco efficace. Per questo abbiamo pensato di rivederlo».

Per l'opposizione l'opera rimane comunque «inutile». Entro un paio d'anni la Provincia completerà la tangenzialina, la strada finita al centro di un'inchiesta giudiziaria nel 2010. «A quel punto - si domanda Cominotti - la nuova rotonda a che cosa servirà?».

Per realizzare la rotatoria il Comune ha inoltre acquisito un’area privata e parte dell’antica fossa degli Orti che, da progetto, verrà coperta. «Una colata di cemento su un antico manufatto che potrebbe nascondere resti romani. Una follia»

 

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