Bassa

Dall’Archivio di Stato nuova luce sul borgo di Scorzarolo

Nei documenti trovati da due ricercatori locali i passaggi di proprietà e la coltura delle vigne
In abbandono. La zona è disabitata da anni
In abbandono. La zona è disabitata da anni
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Una pergamena risalente al seconda metà del XV secolo lunga due metri, un’altra del 1514 e altri 700 regesti (per ora) individuati nell’Archivio di Stato di Brescia: tutti con protagonista Scorzarolo, frazione di Verolavecchia.

Li hanno trovati due amici, Armando Barbieri (geometra) e Tommaso Casanova (docente e uno dei massimi conoscitori della storia locale dal 1400 al 1600). E la loro è una scoperta estremamente importante, perché porta alla luce una parte di storia del tutto sconosciuta.

Fino a prima della ricerca si sapeva che il piccolo borgo era stato di proprietà dei domenicani che lo lasciarono all’Ospedale Maggiore di Brescia, ma i documenti scovati dai due amici stanno facendo affiorare una parte del tutto ignota della vita di Scorzarolo

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