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Adriana è regina mondiale delle arti marziali miste

La 30enne di Orzinuovi, in Ucraina, ha trionfato nella Coppa del mondo
Adriana Fusini è campionessa di arti marziali miste - © www.giornaledibrescia.it
Adriana Fusini è campionessa di arti marziali miste - © www.giornaledibrescia.it
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È una forza della natura, voce dolce, muscoli d’acciaio. Adriana Fusini, 30 anni, da Orzinuovi, a Odessa, in Ucraina, ha trionfato nella gara di Coppa del mondo di Mma (arti marziali miste). C’erano 400 iscritti, lei ha battuto in finale la concorrente della Turchia, categoria meno 55 - vuol dire che non puoi superare i 55 chilogrammi - ed ha alzato al cielo la coppa della più forte atleta del globo terrestre.

Due round, tre minuti, e Adriana è entrata nella classifica storica dei migliori atleti del mondo in una disciplina durissima, che non fa sconti agli sbadigli se non hai voglia di fare l’allenamento. «Sono felice e la mia gente è felice con me», dice Adriana Fusini ed è probabile che il su fidanzato-allenatore, Massimo Ferretti, insieme vivono a Barco di Orzinuovi, abbia gridato come Sylver Stallone nell’indimenticabile Rocky Uno, «Adriana Adriana...», a ruoli invertiti.

Quattro allenamenti la settimana, tre ore l’uno, fiato lungo, corpo d’una solidità perfetta, rispetto dell’avversario. E quando non si mette a lottare in giro per il mondo, che fa, Adriana? «Sono segretaria nella scuola dell’istituto Sacra Famiglia a Orzinuovi - dice - una scuola storica e amata da tutti. Stare nella scuola ti insegna il contatto con educatori e studenti, ti forma e ti rinfresca il compito del rispetto e della tolleranza. Si combatte per l’affermazione di un impegno, di una responsabilità pensata non per abbattere l’avversario. La forza ha una direzione, dev’essere vissuta e controllata. Non è fine a se stessa». L’altra sera, tutta la sua Barco l’ha abbracciata, ricordando i sentieri difficili della vita, quando il papà Rossano, una persona buona e riservata, se ne andò a 40 anni. La mamma, i parenti e tanti amici le sono stati vicini. La incontrammo che era una ragazzina. Era scomparso in un incidente maledetto un leader buono di 18 anni, un amico di tutta Orzinuovi, Giacomo Manfredini e lei e gli altri coetanei stavano lì, vicino alla madre e al padre, senza parole. A Odessa ha vinto per tutti. Prima per il papà Rossano. E certo, anche per Giacomo.

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