Bassa

A Montichiari sistema di sensori per valutare quanto impatterà il nuovo Pgt

Grazie al ricavato dell’ecotassa il Comune investe 150mila euro in un progetto sperimentale
Una veduta di Montichiari - © www.giornaledibrescia.it
Una veduta di Montichiari - © www.giornaledibrescia.it
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È un sistema di monitoraggio ambientale 4.0, che si servirà di sensori per verificare l’impatto del Pgt, di prossima approvazione: l’Amministrazione comunale ha intrapreso l’iter che punta a progettarlo, dotarsene e rendere Montichiari capofila negli obiettivi di sostenibilità. Lo strumento informatico incamera dati che saranno utili per la verifica di quanto ci si è discostati dalle previsioni ambientali.

Il percorso è iniziato con l’ultimo Consiglio comunale, quando la maggioranza ha approvato (con la contrarietà dell’opposizione) la modifica al programma degli acquisti di forniture e servizi. Per il progetto occorrono 150mila euro che il Comune intende ricavare dall’ecotassa dovuta per la presenza delle discariche. «Sarà utile al Comune, ma anche alle aziende per inserirsi nel contesto ambientale attuale - spiega il sindaco Marco Togni-. Permetterà inoltre di valutare, ad esempio, se opere di enti sovracomunali sono conciliabili o meno con il contesto monteclarense, portando ai tavoli istituzionali posizioni supportate da dati specifici.

I numeri raccolti saranno «macinati» all’interno di una piattaforma e l’intelligenza artificiale ci dirà quanto ci siamo discostati dall’impatto atteso, permettendoci di ragionare sugli interventi. Il sistema si autoalimenterà nel corso dell’attuazione del Pgt».

In una parola, innovazione: «Con tutta probabilità saremo il primo Comune in Italia ad applicare un sistema di questo genere», dice Togni. «Del resto Montichiari, in Italia, è tra i primi cinque comuni in termini di criticità ambientali e, non a caso, riceve del denaro di ritorno da investire in monitoraggio - ha commentato, in Consiglio, il dirigente comunale Diego Guerini-. Tale sistema è una novità che però rappresenta l’applicazione di norme europee e nazionali, e segue il solco della sostenibilità, riflettendo una rivoluzione che ormai riguarda tutti gli ambiti e ha come obiettivo consegnare alle generazioni future un ambiente non peggiore rispetto a quello che abbiamo ricevuto».

Critiche

Durante la seduta, infatti, sono stati richiamati, oltre al Decreto Ambiente, anche gli obiettivi di sostenibilità dell’Onu, l’Accordo di Parigi e l’Action Plan. Per quanto riguarda i tempi del Pgt: «Secondo le previsioni, in autunno ci saranno presentazione e adozione del Pgt per poi arrivare all’approvazione definitiva dopo i sei mesi obbligatori per le osservazioni», informa Togni.

Contrari i gruppi di minoranza: «L’obiettivo è lodevole, ma la cifra di 150mila euro dal nostro punto di vista è spropositata - ha detto il consigliere di opposizione Beatrice Morandi (Pd)-. Altri interventi erano prioritari». «Quando si è agli inizi di una tecnologia i costi sono alti e i risultati imprecisi: talvolta conviene attendere che ci sia una competizione fra tecnologie e una strumentazione più performante», ha detto il consigliere di opposizione Pieranna Civera (Moderati Centro Destra).

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