Traffico e spaccio di cocaina: dieci arresti

In manette Mario Franzè: l'indagine ha avuto origine da una tentata estorsione a Lumezzane
ESTORSIONI E INTIMIDAZIONI
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Sono cinque le ordinanze di custodia cautelare in carcere e altrettante ai domiciliari quelle emesse dal gip di Brescia su richiesta del sostituto procuratore Paolo Savio che con i carabinieri ha stroncato un traffico di stupefacenti che interessava soprattutto la Valtrompia.

Un'attività nata dall'arresto di Mario Franzè, calabrese sottoposto a sorveglianza speciale che spacciava cocaina acquistata da un altro italiano, Roberto Radici anche lui finito in carcere così come un terzo italiano e due fratelli di origine marocchina. Disposti invece i domiciliari per tre donne, tra cui la ex e l'attuale compagna di Franzè, e per due spacciatori da strada.

L'attività ha avuto origine da una tentata estorsione messa in atto da Franzè ai danni di un esercizio pubblico di Lumezzane.

 

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