Top gun a 12 anni: la storia di Oscar

Il ragazzo di Concesio ha ereditato la passione dal padre: «Non ho paura, per me è divertente»
TOP GUN A SOLI 12 ANNI
AA

La nuova tuta da pilota è arrivata dagli Stati Uniti qualche giorno fa. È la seconda che ritira in poco più di un anno direttamente dagli States perché, si sa, ad una certa età si cresce in fretta. E visto che nel nostro Paese «mimetiche» della sua taglia non ne producono, deve rivolgersi oltreoceano. Occhiali da top gun, la sua tuta militare con il tricolore cucito sul braccio la indossa con disinvoltura, da aviatore navigato, nonostante Oscar Gatelli abbia soltanto dodici anni. Conta al suo attivo oltre 100 ore di volo in elicottero e la sua prima volta è stata a soli 9 anni. Se non è il più giovane pilota al mondo, poco ci manca.

Oscar a giugno ha terminato la seconda media all’istituto delle Suore Canossiane di Mompiano in città, ma vive a Concesio con papà Giorgio, ex elicotterista militare che nella passione del figlio ci ha messo lo zampino, mamma Antonella e la sorella Andrea. Ha intenzione di continuare a studiare e laurearsi, ma il suo futuro è già scritto. «Da grande voglio fare il pilota di elicotteri per la Protezione civile - svela -. Però dovrò prima prendere il brevetto».

Per ottenere la licenza Oscar deve infatti compiere diciassette anni. Sembrerà strano ma in Italia si può guidare prima un elicottero che una macchina. È consentito infatti iniziare già ad otto anni anche se piloti giovani come Oscar, alla scuola per elicotteristi dove si sta formando in Valbrembo, non ne hanno mai visti. Naturalmente senza brevetto non si possono trasportare persone. Per il momento sul «suo» elicottero possono salirci solo lui e il pilota istruttore che, ai doppi comandi, insegna ad Oscar le varie manovre. «Mi fa tenere l’elicottero a circa due metri da terra - spiega - poi facciamo qualche giro di campo e anche ispezione del territorio, lavoro che la scuola svolge per la Protezione civile».

In Valbrembo Oscar trascorre praticamente tutti i suoi fine settimana. «La prima volta che l’ho portato alla scuola di volo aveva poco più di otto anni - racconta il papà - e per gioco è salito su un mezzo. Da lì è scattata una passione che non lo ha più lasciato. A casa studia la teoria, i vari modelli di elicotteri e noi lo assecondiamo perché lo fa col cuore». Per Oscar pilotare un aeromobile «è molto divertente, una sensazione che non so spiegare». Paura? «Proprio no, neanche la prima volta. È stato bellissimo». Compiuti sedici anni inizierà le lezioni teoriche per poi, a diciassette, fare l’esame per la licenza di pilota. «Il brevetto però - spiega - non è come la patente per le automobili, che puoi portare una cinquecento e una Ferrari allo stesso tempo. In aria per ogni mezzo servono lezioni specifiche». Oscar ha già fatto esperienza su 3 tipi di mezzi: un Lama, il Robinson R22, e l’Eluet 2. Quando arriverà il momento, sarà pronto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia