La «signora di pietra» di piazza Trieste tornerà a splendere

Lo smog e le bizze del clima, insieme ai passi di chi in questi cento anni l’ha percorsa hanno contribuito al suo progressivo usurarsi
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Il progetto ormai c’è. Entro la fine dell’anno dovrebbero essere anche aggiudicati i lavori, che partiranno però non prima della primavera prossima per questioni pratiche legate alle difficili condizioni climatiche invernali. 

Dal semplice annuncio, stavolta, si passa davvero alla pratica: il restauro della scalinata storica di piazza Trieste in capo a un anno diventerà realtà. A confermarlo ci pensano il sindaco Cesare Sambrici e l’architetto Pierluigi Bianchetti, progettista e direttore dei lavori.

L’esigenza e la volontà di mettere mano all’antico manufatto c’era da tempo, ma le lungaggini burocratiche hanno allungato le tempistiche d’attesa insieme a un altro significativo punto interrogativo: dove trovare il denaro? La riposta è arrivata dalle casse dell’Unione dei Comuni della Valle del Garza, di cui Caino fa parte insieme a Nave.

«Grazie a un avanzo di bilancio siamo riusciti a portare a casa i circa 90mila euro che ci servivano per realizzare il nostro progetto» spiega il primo cittadino. Il restauro della scalinata, che durerà tra i 3 e i 4 mesi, è riconosciuto dal Municipio e dalla cittadinanza come una delle priorità anzitutto perché si tratta di un pezzo di storia locale, sebbene relativamente recente.

«Nel catasto storico del 1895 la scala non appare, al suo posto sembra ci fosse un viottolo che dalla piazza portava alla chiesa - spiega Bianchetti -, mentre la si nota in una fotografia degli anni ’30 o ’40: l’ipotesi più plausibile, non essendo riusciti a individuare una data precisa, è che sia stata realizzata nei primi anni del ’900».

La «signora di pietra» che domina piazza Trieste ha quindi abbondantemente superato il secolo di vita: lo smog e le bizze del clima, insieme ai passi di chi in questi cento anni l’ha percorsa hanno contribuito al suo progressivo usurarsi. La scalinata oggigiorno è dissestata e i suoi gradini poco sicuri, specie per gli anziani. L’intervento che la restituirà al paese e ai suoi cittadini è di tipo conservativo: gli intonaci laterali verranno demoliti e rifatti, la pavimentazione verrà integrata laddove manca, mentre i ciottoli mal posizionati verranno rimossi e risistemati per ottenere un piano percorribile. Il manufatto verrà poi ripulito dal pulviscolo che si è accumulato sulla superficie nel corso dei decenni. L’unica novità riguarda l’illuminazione: sul lato sinistro a salire verranno posizionate delle lampade spesse 2 centimetri, lampade che verranno inserite direttamente nell’intonaco. 

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