Celato e Grande verso la tombatura? Progetto a rischio

Residenti e Comune propongono la tombatura dei fiumi. Il Consorzio: «C’è il rischio inondazioni»
Sotto la lente. Dibattito aperto sulla gestione dei fiumi Celato e Grande
Sotto la lente. Dibattito aperto sulla gestione dei fiumi Celato e Grande
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Il progetto di tombatura dei fiumi Celato e Grande, i due affluenti del Mella che per una parte ancora si vedono in via Segheria a Concesio, potrebbe saltare. Una doccia fredda per gli abitanti del quartiere, che da anni attendono una soluzione al problema dei cattivi odori e alla presenza di topi e zanzare. Faccia a faccia. La realizzazione della copertura è in capo alla ditta che ha costruito le due nuove palazzine di via Segheria e che, a scomputo degli oneri di urbanizzazione, avrebbe progettato la struttura.

L’ultima parola però spetta al Consorzio del Mella, che gestisce i due canali e utilizza l’acqua per l’irrigazione dei campi, ma che, di fatto, non ha mai visto di buon occhio questo progetto. «Dovremo incontrare i dirigenti del consorzio prossimamente - spiega Giampietro Belleri, assessore all’Ambiente del Comune di Concesio - per capire come risolvere la situazione di via Segheria. Di certo una soluzione va trovata perché così le cose non possono rimanere».

Pro e contro. La vicenda era balzata agli onori della cronaca lo scorso mese di maggio, quando i residenti avevano manifestato il loro disappunto dopo la pulizia dei canali e protestato per i continui rimbalzi di responsabilità. In quell’occasione era emersa tutta la contrarietà del Consorzio e del direttore Cesare Dioni. «È come mettere la polvere sotto il tappeto - aveva detto Dioni - . Una volta tombati i canali sarà impossibile intervenire e con i forti temporali il rischio è una inondazione che allaga le case». Parole che, anche alla luce di quanto accaduto a Livorno nei giorni scorsi e delle polemiche che ne sono seguite, lasciano presagire che su quei corsi d’acqua non calerà mai il buio.

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