Al chioschetto delle Meraviglie la polemica è servita calda

Estate «calda» a Villa Carcina, dove il chiosco «Le Meraviglie di Alice» all’interno del parco Mons. Brignani sta surriscaldando gli animi
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Estate «calda» a Villa Carcina, dove il chiosco «Le Meraviglie di Alice» che si trova in via Murri, all’interno del parco Mons. Brignani, sta surriscaldando gli animi. Da un lato ci sono i numerosi clienti che lo difendono; dall’altro un gruppo di vicini, che lamenta una gestione che - dicono - «andrebbe oltre quanto previsto dall’autorizzazione comunale».

«Quello che doveva essere un chiosco asservito al parco, aperto dalle 9 alle 22, è invece diventato un vero e proprio ristorante, che serve colazioni, pranzi, aperitivi e grigliate serali» lamenta Fausto Guizzi, che si fa interprete delle proteste dei residenti.

Nelle scorse settimane, timorosi che il chioschetto potesse disturbare la quiete del parco, i residenti hanno tirato la giacchetta al Comune, invitando l’Amministrazione a mettere nero su bianco alcune prescrizioni, per limitare gli odori provenienti dalla cucina e il volume della musica. E così è stato, visto che dal Municipio è arrivato il veto di cucinare il classico spiedo all’aperto, insieme a quello di diffondere la musica a tarda sera.

«Abbiamo anche chiesto che venisse messa una siepe - continua Guizzi - in modo tale da coprire la vista dalle case. Ad oggi però nulla è stato fatto».

I residenti scontenti, infatti, hanno dapprima contestato la vicinanza della struttura alle case, ma hanno poi fatto buon viso a cattivo gioco, vista l’autrizzazione concessa dall’Amministrazione. «Quello che non accettiamo - ribadiscono - è che nel parco pubblico si svolga un’attività privata, ma soprattutto fastidiosa per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria e sonoro». 

A queste critiche replica con decisione Alice Ussoli, titolare dal giugno 2015 delle Meraviglie di Alice. «Non c’è molto da replicare - spiega -. Ho attuato tutto quanto è previsto dall’autorizzazione rilasciata dall’Amministrazione comunale di Villa Carcina e previsto dalla Scia per l’avvio dell’attività di chiosco e trattoria. Così infatti è scritto. Sono stanca delle proteste, che mi rendono difficile lavorare con serenità. Molti residenti sono contenti, la prova è che vengono spesso qui a cena. Anche col Comune ho un ottimo rapporto: ho abbellito questa zona e l’ho resa più viva». 

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