Valsabbia

Serle, autopsia su ladro ucciso: colpo ravvicinato

La ferita sarebbe compatibile con il racconto di Mirko Franzoni.
Convalidato l'arresto di Franzoni
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È stato esploso da posizione ravvicinata il colpo di fucile che ha ucciso Eduard Ndoj, l’albanese di 26 anni ammazzato sabato sera a Serle dopo essere stato sorpreso a rubare in un’abitazione del paese. 
 
Lo ha stabilito l’autopsia eseguita questo pomeriggio sul corpo della vittima. Il foro tra il petto e la spalla sinistra sarebbe di pochi centimetri, compatibile dunque con quanto raccontato da Mirko Franzoni, il 29enne arrestato con l’accusa di omicidio, che anche nell’ interrogatorio di convalida dell’arresto ha spiegato che non era sua intenzione uccidere e che il colpo di fucile sarebbe partito nel corso di un corpo a corpo tra lui e il ladro. 
 
Questa mattina, dopo un interrogatorio durato quasi due ore, il gip Paolo Mainardi ha convalidato l’arresto ma si è riservato di decidere sulla misura cautelare dopo che il legale di Franzoni, l’avvocato Gianfranco Abate, ha chiesto per il suo assistito gli arresti domiciliari.

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