Valsabbia

Omicidio di Serle: nella prima udienza la telefonata e lo sparo

Mirco Franzoni è accusato di aver ucciso il ladro che era entrato nella sua casa il 14 dicembre 2013
OMICIDIO SERLE, NUOVO SOPRALLUOGO
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Lo sparo durante la telefonata ai carabineiri. Il momento in cui Mirco Franzoni, 32enne di Serle, uccide il 26enne albanese Eduard Ndoj, il ladro che la sera del 14 dicembre 2013 era entrato in casa sua a Serle. E oggi in aula, davanti alla Corte di Assise, nella prima udienza del processo per omcidio volontario, il nastro è stato riavvolto fino a quattro anni fa. Proprio all’attimo in cui Mario Sorsoli, vicino di casa dei Franzoni, teste chiave del delitto è al telefono con i carabinieri.

«Ho sentito le urla, mi sono affacciato e sotto casa c’erano Mirko Franzoni e uno sconosciuto» ha raccontato il teste chiave durante l’udienza. Nella aula sono stati ascoltati anche i carabinieri intervenuti, i vicini di casa il padre e il fratello dell’imputato. «Franzoni aveva il fucile in mano a mezza altezza» ha detto Sorsoli «Mi ha detto di chiamare i carabinieri perchè quello che aveva davanti era il ladro che gli era ientrato in casa». Secondo l’accusa Franzoni, una volta scoperto il furto avvenuto a casa del fratello, avrebbe messo in atto una sorta di caccia all’uomo duranta oltre un’ora per le vie del paese. «Ha tentato di sfilarmi il fucile, mi sono tirato indietro ed è partito un colpo» è la versione dei fatti fornita da Mirco Franzoni nell'immediatezza dei fatti al fratello e al padre.

Venne arrestato e poi scarcerato per insufficiuenza di prove. A distanza di quattro anni il caso è approdato in aula per l’aio del processo, ma il prossimo 13 ottobre sarà la scena del crimine a parlare. La Corte d’assise presieduta da Roberto Spanò ha infatti disposto un sopralluogo a Serle con le condizioni di luce simili a quelle della sera del delitto.   

 

 

 

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