Valsabbia

Morì nel Chiese sotto effetto di droga, a processo il pusher

È stato rinviato a giudizio il ventenne che avrebbe fornito la droga a Emanuele Ghidini, morto dopo essersi gettato nel Chiese
MORTE EMA: 20ENNE A PROCESSO PER AVER CEDUTO DROGA
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L’accusa è di morte come conseguenza di altro reato, il processo inizierà il prossimo 17 novembre. È stato rinviato a giudizio il ventenne bresciano della zona del lago di Garda che avrebbe fornito la droga, la notte del 24 novembre di due anni fa, a Emanuele Ghidini, il sedicenne di Gavardo che proprio sotto l’effetto di stupefacenti si gettò nelle acque del Chiese, dove morì annegato.

 

Una tragedia avvenuta al termine di una festa tra giovani, uno di questi è stato individuato dagli inquirenti come il responsabile della cessione della droga. Per il pm Isabella Samek Lodovici sarebbero state le sostanze assunte a scatenare una reazione assurda in Emanuele che, al fianco di un coetaneo, disse di volersi lanciare nel fiume, prese la rincorsa e si gettò sotto gli occhi dell’amico incredulo, a pochi passi dall’abitazione di famiglia. 

Non sarà facile in fase processuale determinare con certezza la responsabilità anche indiretta del ventenne, in considerazione del fatto che ogni individuo può reagire in modo diverso alla droga. L’unica certezza è che a distanza di due anni il gesto di Emanuele Ghidini resta ancora senza una ragione, con una vita spezzata a soli 16 anni per una serata all’insegna dello sballo. 

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