Valsabbia

Il Talmud babilonese è anche in italiano

Sarà presentato a Gavardo. Si parlerà del caso editoriale del Trattato di Rosh ha Shanà
Luciano e Miriam Caro
Luciano e Miriam Caro
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È il primo testo del Talmud Babilonese che è stato tradotto e pubblicato in italiano. Ed è già un caso editoriale, con copie che sono andate esaurite. Si tratta del Trattato di Rosh ha Shanà, il Capodanno ebraico; un volume che, dopo la Torah, ovvero il Pentateuco, è la colonna portante della cultura ebraica

Giovedì 26 maggio il libro sarà presentato a Gavardo, alle 17, al Museo Civico Archeologico in piazza De Medici. A sedere al tavolo dei relatori sarà Rav Luciano Caro, una delle voci più autorevoli dell’ebraismo italiano, rabbino capo di Ferrara e delle Romagne, da sette anni ospite fisso del corso di lingua e cultura ebraica; e poi il suo mentore bresciano, Flavio Casali, pubblicista, saggista e dirigente pubblico.

I relatori condurranno il pubblico alla scoperta del Talmud e delle sue origini, per poi illustrare l’attuale traduzione, un testo di 450 pagine comprensive di note, indici e tabelle esplicative, primo volume di una serie che si svilupperà in oltre 30 tomi tutti editi da Giuntina. Verranno anche spiegate le modalità più consone per approcciare il testo che, nel mondo cristiano, ha avuto una storia molto travagliata, oggetto di accuse, censure, sequestri e roghi.

Pubblicato a stampa per la prima volta a Venezia nel 1523 dallo stampatore cristiano Daniel Bomberg, il Talmud è il corpus di sapienza, leggi, usi e consuetudini ebraiche compilato in epoche diverse e in luoghi differenti e si divide nel Talmud di Gerusalemme, terminato alla fine del IV secolo e nel Talmud Babilonese, concluso un secolo più tardi.

L’iniziativa, resa possibile grazie alla collaborazione dell’assessorato alla cultura, guidato da Daniele Comini, e della Pro Loco del Chiese, presieduta da Giuseppe Mazza, è a ingresso gratuito. 

 

 

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