Valsabbia

Il caso No Gender arriva in Parlamento e sul radar dell’Unar

Lo ha detto il ministro Finocchiaro rispondendo a una interrogazione dell’onorevole Lacquaniti
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Sportello No Gender in municipio a Prevalle, la vicenda approda in Parlamento. Lo fa attraverso l’interrogazione presentata da Luigi Lacquaniti, deputato Mdp, illustrata ieri durante il Question time. A giudizio di Lacquaniti, «l’iniziativa in corso a Prevalle appare non solo di stampo omofobo e discriminatorio, ma va a realizzare una struttura di dubbia legittimità: non è accettabile che una Giunta faccia uso improprio di strumentazioni pubbliche o, come nel caso in questione, decida di aprire nel palazzo municipale sportelli per diffondere teorie sull’istituto familiare prive di reali basi scientifiche».

Da qui l’invito al Governo «ad assumere le iniziative di competenza volte ad assicurare una corretta informazione sull’argomento, a evitare, soprattutto da parte delle istituzioni, ogni forma di discriminazione e a garantire pari diritti e uguale dignità».

A rispondere all’interrogazione è stata il ministro per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro. «Dagli elementi che ci ha fornito la Prefettura - ha spiegato - risulta che l’iniziativa non è stata promossa dal Comune, ma da associazioni private, alle quali il Comune stesso ha offerto ospitalità. La vicenda è monitorata dall’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni. È in corso un’istruttoria, e se risultassero comportamenti discriminatori, verrebbero adottate le misure conseguenti».

Sostanziale soddisfazione è stata espressa nella replica da Lacquaniti. «Bene l’avvio dell’istruttoria - ha dichiarato -. Ora attendiamo di conoscerne gli esiti. A parziale correzione di quanto affermato dal ministro devo però precisare che l’Amministrazione di Prevalle non soltanto ha ospitato e ospita lo sportello No Gender, ma dell’iniziativa si è resa sostenitrice e, in qualche modo, protagonista. Ricordo che già due anni fa, sui tabelloni luminosi municipali era comparsa la scritta "L’Amministrazione comunale è contraria all’ideologia Gender". Chiedo pertanto - ha concluso - che ci si opponga con forza a questi atti che vanno a minare la solidarietà tra cittadini».

 

 

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