Valsabbia

«FratellixSport», in campo per i minori con disabilità

Il progetto ha avuto un contributo di 54mila euro da Regione e Fondazione Cariplo
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Sport, antidoto contro il disagio e le difficoltà connesse alla disabilità. Riparte a Gavardo il progetto «FratellixSport», promosso dal Comune in sinergia con numerose componenti dell’associazionismo locale. Riparte sull’onda dei notevoli consensi ottenuti lo scorso anno, ma con nuove e più ampie prospettive.

«Se il progetto, nel 2016, si prefiggeva soprattutto di coinvolgere minori con disabilità fisiche o cognitive - ricorda l’assessore allo sport Francesca Orlini, - stavolta vogliamo aprirci anche a situazioni dove è presente una forma di disagio magari non "certificato", ma certo non meno meritevole di attenzione. Mi riferisco al disagio conseguente a condizioni economiche e familiari problematiche, che incidono profondamente sulla crescita e sulla formazione di molti ragazzi».

Alla seconda edizione di «FratellixSport», Regione Lombardia e Fondazione Cariplo hanno assegnato, riconoscendo l’importanza dell’iniziativa, un contributo di 54mila euro.

Promotori del progetto, a fianco del Comune, sono quattro sodalizi sportivi: il Basket Gavardo, l’Associazione Calcio Gavardo, la Bocciofila Gavardese e Atletica 90 Gavardo. Adesione e sostegno alle attività in cantiere è arrivato poi da tante altre realtà presenti a vario titolo sul territorio: l’istituto comprensivo, la scuola parrocchiale Don Bosco, l’Asst del Garda, i Consorzi Laghi, l’oratorio di Gavardo, l’Age, il Comitato Genitori, il Cai, il Csi, il Volley Vallesabbia, il Tennis Club, la Pallavolo Gavardo, Agriofficina, il Judo Club Cappelletti, oltre alla cooperativa La Nuvola nel Sacco, che ha messo a disposizione i propri operatori.

È fitto il calendario di iniziative che verranno poste in campo nei prossimi mesi. Si parte con l’attuazione di tre percorsi formativi, che si svilupperanno attraverso incontri indirizzati agli allenatori delle società sportive, agli insegnanti e ai genitori.

Si prosegue con il programma di «Diversamente sport», che prevede quattro settori di intervento: l’accompagnamento educativo-sportivo a famiglie e minori con problemi (affidato a un animatore esperto in dinamiche relazionali e a un tecnico sportivo), l’accompagnamento rivolto alle società sportive (per agevolare, con l’aiuto di un’educatrice professionale, la gestione di ragazzi «difficili»), l’allestimento di feste che coinvolgano le famiglie e, infine, «Proviamo nuovi sport», con laboratori di judo e danza, i «Sabati alla Bocciofila» e le escursioni in montagna, aperte anche ai disabili, con la regia del Cai.

 

 

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