Valsabbia

Ciclabile lago d'Idro, completamento più vicino

La congiunzione ciclopedonale tra il Trentino e la pianura Padana si fa più concreta con l'ipotesi di usare i fondi Odi per completarla
Una veduta del lago d'Idro (archivio) - © www.giornaledibrescia.it
Una veduta del lago d'Idro (archivio) - © www.giornaledibrescia.it
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Si avvicina la ciclabile del lago d’Idro, congiunzione strategica fra la fitta rete del Trentino e quella dell’area Brescia Est, quindi di tutta la pianura Padana: da una parte ci sono la Comunità montana, che non ha mai accantonato l’idea, e la nuova Amministrazione di Anfo. Dall’altra c’è il Consiglio della Provincia autonoma di Trento, che nei giorni scorsi ha impegnato la propria Giunta «a mantenere alto l’impegno per l’utilizzo dei fondi destinati ai Comuni di confine dell’Alta Valle Sabbia e a valutare le modalità tecnicamente e finanziariamente sostenibili per completare il collegamento ciclo-pedonale Valle Sabbia-Lago d’Idro-Valle del Chiese, sulla base delle risorse finanziarie disponibili».
L’idea è di utilizzare anche per questa struttura i fondi Odi di prossima «maturazione»: soldi trentini che vengono impiegati in modo strategico in terra lombarda.

Il completamento della rete ciclopedonale sul lago d’Idro e in Valle Sabbia darebbe maggior valore alla rete che ora scende lungo la Valle del Chiese raggiungendo Ponte Caffaro. L’idea è di far passare la ciclopedonale proprio sopra il collettore ancora da costruire fra Ponte Caffaro ed Anfo. Per la verità, la Comunità montana intendeva fare la stessa cosa già nel 2007, quando il collettore era stato posato fra Anfo e Idro.

Della ciclabile però Idro ha dovuto (o voluto) fare a meno: A2A si era impegnata a ripristinare tutto com’era prima del suo passaggio, e alcuni privati si erano detti poco disposti a cedere il loro terreno a lago. 

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