Valsabbia

A Soprazocco la nuova Casa dei bambini

La scuola materna paritaria, ospitata fino ad oggi a Roè Volciano, avrà ora una nuova struttura entro l'inizio del prossimo anno
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Una famiglia di imprenditori generosi, un gruppo di A sgenitori impegnati nell’educazione dei figli e nella formazione degli adulti, trentasei bambini immersi in un’esperienza didattica innovativa. Sono i protagonisti di una bella storia; gli attori, i promotori, i beneficiari di una sfida: la costruzione della nuova Casa dei bambini «Il Sassolino» a Gavardo.

Una scuola materna paritaria, dunque pubblica, di ispirazione montessoriana, nata nel 2007, ospitata finora a Roè Volciano e che dal primo settembre aprirà i battenti a Soprazocco. Il cantiere procede a pieno ritmo: i lavori sono cominciati da un paio di mesi e bisogna chiudere prima della fine di agosto per consentire il trasloco. «Ce la faremo, ce la dobbiamo fare», dicono l’arch. Fabio Festi e l’ing. Massimiliano Sciotti che hanno curato il progetto.

Il Sassolino, dovendo lasciare la vecchia sede entro luglio, rischiava di restare senza una casa adeguata: servivano spazi interni, ma anche tanto verde come impone il metodo montessori che valorizza la conoscenza del mondo naturale. Il presidente dell’associazione Il Sassolino, Vittorio Corsetti, e gli altri genitori si sono dannati per trovare una alternativa. Niente da fare. Fino a quando sono intervenuti Emanuele Ronchi, geometra in pensione, ex sindaco di Roè Volciano, capogruppo degli alpini, e la moglie Mariella Soncina, imprenditrice (la Omsi Trasmissioni spa), in sintonia con i figli Alberto e Daniele. La famiglia ha deciso di aiutare la scuola, conoscendo direttamente l’impegno del Sassolino in campo educativo:i figli di Daniele, infatti, hanno frequentato la materna montessoriana di Roè. L’aiuto, nella riconversione di un ex immobile commerciale (con intorno 6.400 mq di verde) individuato a gennaio, avviene attraverso una nascente Fondazione.

Lo sforzo economico- diversi milioni -è sostenuto dalla famiglia Ronchi-Soncina, che guiderà la Fondazione di partecipazione destinata a gestire la scuola. Dell’organismo, però, faranno parte anche i rappresentanti delle maestre, dei genitori,del territorio che sostiene la scuola. Secondo la vocazione del movimento che anima la Casa dei bambini: «Far crescere i piccoli, ma anche i genitori e gli adulti», spiega Corsetti. La scuola, da sempre,nonsilimita all’educazione dei bambini: promuove corsidi formazione,laboratori, conferenze anche per i genitori e per le insegnanti delle altre scuole. In uno spirito di comune sviluppo educativo, civile, morale. 

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