Valcamonica

Un tunnel mette finalmente pace tra le polveri

Costruito un cunicolo per evitare di disperdere il pulviscolo del materiale estratto dalla cava
Uno scorcio dell’ingresso del Borgo Olcese con la cava - © www.giornaledibrescia.it
Uno scorcio dell’ingresso del Borgo Olcese con la cava - © www.giornaledibrescia.it
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Un’area martoriata. Da inquinamento di tipo acustico, da polveri, fumi, odori e, spesso, anche da tremolii che avrebbero danneggiato alcune case.

Il Borgo Olcese di Cividate, schiacciato tra l’area industriale Prada, la ex Statale, la ferrovia e la soprastante cava, scavata nella montagna che porta a Ossimo e Borno, è una delle località più «infelici» della Valle, posta più volte sotto i riflettori delle associazioni ambientaliste e dalla giustizia.

Per i residenti una buona notizia è arrivata, anche se attutita (purtroppo) dagli echi della crisi economica. I proprietari della cava Veraldi, in comune di Ossimo, un sito che negli anni ha causato parecchi problemi alla zona, hanno realizzato un tunnel all’interno del quale scaricare dall’alto in basso il materiale cavato, in modo da non disperdere nell’aria le polveri «incriminate» e da attutire in parte i rumori.

Si tratta di un cunicolo lungo circa 240 metri che parte da Ossimo, dall’ingresso della cava, e arriva dritto a Cividate, non distante dall’area residenziale. Un investimento non di poco conto, visto che si parla di circa un milione e mezzo di euro di costi.

Peccato che, a causa delle difficoltà del settore, da tempo il sito è fermo e nessun camion carica più il prezioso carbonato di calcio che si estrae dalla montagna camuna.

«Lo sforzo dell’impresa non è stato indifferente - dichiara il sindaco di Ossimo Cristian Farisè -, certo, per loro è un peccato non poterne usufruire. Ma credo che si tratti di un investimento che non sarà disperso: la cava sarà pronta a entrare in funzione, utilizzando il nuovo tunnel, non appena il mercato si metterà in movimento».

Il cunicolo, in realtà, era stato prescritto dalla Provincia di Brescia, responsabile del settore cave, al fine del rilascio dell’autorizzazione nel 2009. Nel frattempo, proseguono anche gli altri controlli periodici nell’area, per verificare la qualità dell’aria, delle emissioni, dei rumori e delle vibrazioni in zona, dovute soprattutto per la presenza di molte aziende, anche di grosse dimensioni.

 

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