Valcamonica

Un tubo pedonale interrato per evitare i pericoli delle frane

A Corteno si cercano soluzioni dopo le recenti frane che hanno isolato Sant'Antonio
Dopo il maltempo di ottobre, la Tre Valli rimane chiusa © www.giornaledibrescia.it
Dopo il maltempo di ottobre, la Tre Valli rimane chiusa © www.giornaledibrescia.it
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Buone (ma non ancora definitive) notizie per Sant’Antonio e per i suoi otto residenti. Il sindaco di Corteno, Martino Martinotta, è stato in questi giorni in Regione per presentare il progetto di massima per la messa in sicurezza del versante, collassato per ben due volte nel mese di gennaio sull’unica strada di accesso alla frazione.

«Il Pirellone ha analizzato la proposta e si è detto disponibile a rintracciare i fondi per riuscire a eliminare il problema», riferisce il primo cittadino rientrando da Milano. 

In tutto ci vorranno circa tre milioni, necessari per la pulitura della roccia e la realizzazione di una galleria artificiale affiancata al versante con una sorta di scivolo sul tetto, che dovrebbe proteggere la strada e far scorrere eventuali nuovi distacchi.

I tempi, però, dovrebbero essere lunghi: per mettere a punto un progetto così complesso, per l’appalto e l’esecuzione dei lavori si finirà sicuramente dopo l’estate. L'economia delle Valli di Sant’Antonio rischia così d’essere compromessa nei mesi di maggiore afflusso turistico.

 «Sbarrati» dalla frana non ci sono soltanto i residenti, ma diverse seconde case e baite, tre rifugi, un ristorantino, alcune aziende agricole, la riserva di pesca e di caccia, due chiese e decine di sentieri montani molto frequentati. Per questo il municipio avrebbe individuato una soluzione «ponte», per consentire di raggiungere Sant’Antonio almeno a piedi. L’idea è di posare a ridosso della montagna un grosso tubo interrato che fungerebbe da passaggio pedonale in sicurezza. L’intervento avrebbe tempi rapidi e non sarebbe troppo dispendioso, permettendo di riaprire almeno in parte il passaggio e di tornare ad aprire le abitazioni in un paio di mesi.

Buone notizie anche sul fronte della pulitura del versante: l’esperto di demolizioni controllate che mercoledì ha effettuato una perizia ha confermato la possibilità di disgaggiare la roccia con delle micro cariche, che sbricioleranno il materiale rimasto pericolante a monte. In questo modo si faciliterebbero le operazioni senza compromettere ulteriormente lo sperone roccioso.

«Il tubo pedonale lo faremo il prima possibile - conclude Martinotta - mentre per il resto aspettiamo conferme da Milano, ma ci vorrà un po’».

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