Valcamonica

Un’estate sotto la lente per la Riserva delle incisioni

Cinque i cantieri di studio aperti, all’interno dei quali operano ricercatori provenienti da tutta Europa
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È stata un’estate di ricerche e lavori alla Riserva incisioni di Ceto, Cimbergo e Paspardo e così sarà anche per i prossimi mesi. Cinque i cantieri di studio aperti, all’interno dei quali operano ricercatori provenienti da tutta Europa, impegnati a comprendere l’estensione del fenomeno istoriativo e a decifrare il rapporto tra l’attività di incisione e il territorio.

Il Centro camuno sta lavorando a Foppe di Nadro, dove sono emerse nuove rocce e una vasta area in cui è presente un contesto rituale legato all’agricoltura, anche impiegando la strumentazione di rilevamento in 3d, mentre la cooperativa Le orme dell’uomo sta proseguendo lo studio dell’area di Castello a Paspardo, dove è stata rinvenuta una roccia su cui è presente un’iconografia riferibile alla fase calcolitica.

Un docente di Cambridge, sotto la direzione della Soprintendenza, ha in corso una ricerca sulle pitture ritrovate nell’area di Paspardo e, sempre la Soprintendenza, ha riaperto lo scavo Cuel a Campanine. Infine sono in corso lavori di verifica per la stampa di un volume dell’area di Zurla, aperta alla sola visita scientifica.

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