Valcamonica

Software e stampanti, arsenale hi-tech per i maghi della truffa

50 colpi in due anni per 400mila euro: ecco le menti dietro la banda della truffa sgominata dai carabinieri
MAGHI DELLA TRUFFA AL CAPOLINEA
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Ogni volta si reinventavano: nomi diversi, professioni diverse, documenti nuovi con false identità. Maurizio Baiguini, 59enne di Angolo Terme, e Anca Suciu, 35enne rumena, fanno coppia fissa nella truffa. Sono loro, secondo i carabinieri che li hanno arrestati, le menti a capo della banda di truffatori che in un paio d’anni ha raccolto almeno 400mila euro tra Rolex, gioielli, vino e perfino una cucciolata di cuccioli di razza.

Una banda attrezzata di tutto punto, espressione 2.0 di quel Frank Abagnale raccontato da Steven Spielberg in «Prova a prendermi», capace di contraffare non solo documenti ma anche assegni. E i truffatori, infatti, nel residence in cui Baiguini risiedeva, hanno trovato stampanti, computer, software di ultima generazione e duemile schede bianche pronte a diventare documenti di identità e di guida.

Le indagini dei carabinieri hanno portato in carcere non solo Maurizio Baiguini, ma anche Carlo Girelli, 54enne di Bagnolo Mella, Carlo Torri, 28enne di Sarnico. Ai domiciliari, invece, oltre ad Anca Suciu è finito anche Antonio Toini, 59enne di Angolo Terme.

 

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