Valcamonica

Ski area, otto giorni per evitare la liquidazione

L'ultimo treno per la salvezza, passerà a Montecampione sabato 8 agosto
AA

L'ultimo treno per la salvezza, passerà a Montecampione sabato 8 agosto. La ricapitalizzazione di Montecampione Ski Area non è andata a buon fine, ma i soci prorogano il termine di sottoscrizione e continuano a sperare: nei giorni scorsi, il Cda della società che ha in gestione il comprensorio sciistico di Artogne, ha deliberato di posticipare il termine per la sottoscrizione dell'aumento di capitale (scaduto il 15 luglio scorso), tassello decisivo per garantire la sopravvivenza della società. «Stiamo facendo tutto il possibile per ricapitalizzare Montecampione Ski Area stimolando i vecchi soci e cercandone di nuovi», ha spiegato il presidente di MSA, Mauro Piovani. 

«Il Bim di Vallecamonica, dal canto suo, ha confermato il proprio sostegno e la fiducia nel nostro operato sottoscrivendo la quota di 200mila euro che è un segnale importante per tutti coloro che credono nel rilancio di Montecampione. Se non raggiungiamo l'obiettivo, il prossimo inverno rischiamo di non riaprire gli impianti».

Conti alla mano, per tenere in vita la società servono ancora 65mila euro: ai 200mila euro dell'ente comprensoriale camuno, infatti, si sono aggiunti i 70mila euro di contributi raccolti da una parte dei commercianti che lavorano sull'altopiano. Non parteciperà alla ricapitalizzazione il consorzio dei residenti di Montecampione che, per statuto, non può partecipare ad una società di capitali.
E, al momento, tutto tace anche sulla trattativa che coinvolge alcuni investitori privati (Carlo Gervasoni in primis) interessati al pacchetto-neve. 
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia