Valcamonica

Nel castello lo spettro dei debiti mai saldati

Acque agitate nel Comune a Breno: la minoranza accusa la Giunta Farisoglio di non avere pagato tutti i lavori per il castello
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Dentro le mura regna la calma, mentre si prepara la stagione estiva con serate in musica ed eventi culturali. Ma in paese, nella casa comunale, si accende la polemica. 

Il tema del contendere sono i lavori per il quarto lotto del castello di Breno, quello che ha visto la ristrutturazione delle torri medievali, con i lavori realizzati e i manufatti fruibili da tempo. Secondo la minoranza, e in base ad alcuni documenti, pare che l’Amministrazione non abbia pagato tutti i conti. O, meglio, che abbia ordinato lavori aggiuntivi senza versare il corrispettivo e oggi l’impresa reclama quei soldi, pur avendo firmato lo scorso anno la chiusura lavori. Un bel pasticcio, che l’altra sera in Consiglio ha contribuito ad accendere gli animi, con l’opposizione che ha parlato di un debito fuori bilancio e il sindaco Sandro Farisoglio che ha gettato acqua sul fuoco.

L’opera è costata 450mila euro e l’impresa, da un anno, ne reclama ulteriori 124mila, per «piccoli lotti a sé», che il Comune avrebbe commissionato, come l’inserimento di nuovi punti luce, maggiori indagini richieste dalla Sovrintendenza, spostamento di locali e altro. 

Ad avvallare questa ulteriore richiesta ci sarebbe un documento, firmato dai progettisti dell’opera, nel quale viene riconosciuto un importo di 75mila euro per nuovo lavori che sarebbero stati effettuati dalla ditta. 

«È una gestione folle di un’opera pubblica - afferma il consigliere di minoranza Gianpiero Pezzucchi -, se i tecnici riconoscono 75mila euro, liquidateli, è doveroso. È un fatto grave perché è stato detto a voce di fare dei lavori e ora non li si vuole pagare». Il collega Moreno Facchini ha rincarato la dose: «Chi ha ordinato quelle opere avrà una bel grattacapo, perché la Corte dei conti su queste cose è attentissima».

L’Amministrazione comunale, per risolvere il problema, ha affidato un incarico a un avvocato, anche se per il sindaco «è troppo presto per parlare di debiti fuori bilancio». Farisoglio ricorda poi all’opposizione che, per il terzo lotto del castello, quando era al governo, affidò i lavori senza un gara dìappalto e per questo il ministero, a opere eseguite, ha revocato il finanziamento da 115mila euro, a fronte di lavori per 300mila.

«La discussione andrà fatta quando le valutazioni saranno chiuse e vedremo che fare e che cosa dobbiamo eventualmente dare - ha concluso Farisoglio -: se quei soldi sono dovuti vanno pagati e rilevati i debiti fuori bilancio, ma l’impresa ha vinto un appalto e ha firmato una regolarità a fine lavori». 

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