Valcamonica

«Easy Lady» strappa il cuore e le ugole agli ultraquarantenni

Nella notte di Ivana Spagna, la grande famiglia di «C’era una volta il Tenda», ha fatto il pieno al serbatoio della nostalgia
Ivana Spagna si esibisce alla palestra di Bienno
Ivana Spagna si esibisce alla palestra di Bienno
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Nella notte di Ivana Spagna, la grande famiglia di «C’era una volta il Tenda», si è concessa qualche lustrino, ha lasciato nell’armadio le camicie in seta cotta e fatto il pieno al serbatoio della nostalgia. 

Un’altra edizione dell’evento-tormento organizzato dal Dj Massimiliano «Akenaton» Agretti in collaborazione col manager Lorenzo Piredda, va in archivio con il segno più e conferma la sensazione che c’è qualcosa negli anni 70/80/90, non che non si rassegna al tramonto.

La notte amarcord con la musica del «Tenda», la discoteca di Boario Terme che ha alzato bandiera bianca alle soglie del Duemila dopo aver fatto ballare quattro generazioni di camuni, ha portato alla palestra di Bienno la biondissima di «Easy Lady» che ha strappato il cuore e le ugole a seicento ultraquarantenni.

 

Scomparsi gli accendini, ad illuminare il buio della sala ci hanno pensato decine di telefonini puntate verso il palco, dove Spagna ha fatto irruzione poco dopo mezzanotte con «Siamo in due», «Gente come noi» e «Il cerchio della vita». Poco importa se la voce è stiracchiata e la palestra assomiglia poco alla mitica discoteca di Boario: la mezz’ora di esibizione è stata accompagnata da un diluvio di complimenti e cori da stadio sulle note di «Call me» ed «Easy Lady». 

Poi la notte ha preso il largo tra i sucessi di Modern Talking, Eurythmics e Phil Collins. Come per le edizioni passate, ingresso vietato ai neo maggiorenni e benvenuti gli... ultramaggiorenni che sono diventati «re per una notte» senza bisogno di alzare il gomito e senza buttafuori: «C’era una volta il Tenda» e i suoi ragazzi, non invecchiano mai.

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