Cultura

In alto i calici con i nostri vini di eccellenza

In edicola, al costo di 7,80 euro più il prezzo del quotidiano, un volume alla scoperta del nostro territorio ricco di produzioni
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Un biglietto da visita per tutta la produzione agroalimentare italiana, e in particolare bresciana, nel mondo: la produzione vitivinicola rappresenta una parte fondamentale non solo della nostra economia, ma anche della nostra identità.

La terza puntata del viaggio alla conoscenza degli straordinari sapori della nostra provincia, iniziato con l’olio e continuato con i formaggi, giunge ora al vino: con il Giornale di Brescia è infatti possibile acquistare «Vini e Viti bresciane. Il passato e il presente» al costo di 7,80 euro più il prezzo del quotidiano. Si potrà godere di una completa storia vinicola bresciana: il volume, curato da Antonio Fappani, Gian Michele Portieri e Laura Cottarelli racconta e offre suggestioni sulla tradizione e sulla cultura agroalimentare italiana.

La provincia di Brescia può vantare una tradizione e una qualità della produzione di vini di assoluto prestigio: i prodotti bresciani godono oggi di grande fama e sono esportati in tutto il mondo, essendo riusciti, nel corso degli anni, a conquistare la visibilità che meritano e della quale forse, per i più svariati motivi, non hanno spesso beneficiato.

Soprattutto in un periodo, come senz’altro quello attuale, in cui sembra andare di gran moda lo studio e l’arte dei sommelier: il vino è un vero e proprio argomento di conversazione, gettonatissimo da tutti, anche se probabilmente se ne beve di meno rispetto a qualche decennio fa. I nostri nonni tendevano infatti più a consumare che a parlare: i tempi sono cambiati, l’attenzione per la qualità ha avuto la meglio sulla quantità.

Parlando di storia, la produzione dei vini bresciani è decisamente antica. Fin dai tempi dell’Impero romano la vite era coltivata soprattutto sul lago di Garda e sul lago d’Iseo, ma anche sulle colline attorno alla città. Si può, peraltro, tranquillamente affermare che non vi sia una zona della nostra provincia che non sia caratterizzata dalla produzione di vini di grandissimo pregio e qualità.

Nel volume si prendono in esame poi i vari vini della nostra provincia: Franciacorta, Cellatica, Botticino, Capriano del Colle e Montenetto, la riviera del Garda, San Martino della Battaglia, Lugana e la Valle Camonica. 

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