Italia e Estero

Terremoto, un'altra notte di paura

Nella notte sono state registrate oltre 40 nuove scosse. Lo rileva l'Ingv. La più forte, con magnitudo 4.8, è stata registrata alle 6.28
  • Le foto dalle zone terremotate del nostro inviato Andrea Cittadini
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La terra continua a tremare nel Centro Italia. Nella notte sono state registrate oltre 40 nuove scosse. Lo rileva l'Ingv. La più forte, con magnitudo 4.8, è stata registrata alle 6.28 e localizzata dall'Ingv in provincia di Rieti. 

Per fortuna non sono stati colpiti i vigili del fuoco, che hanno scavato tutta la notte per cercare dispersi all'Hotel Roma e in una casa privata. 

In poco più di due giorni i sismografi hanno rilevato ben 800 repliche. Il bilancio provvisorio: 250 morti e 365 feriti

Particolarmente forti sono stati gli episodi registrati all’1,49 di magnitudo 3.6, alle 2,04 magnitudo 3.8, alle 6,08 e 6,21 magnitudo 3.0, fino a quella molto potente di magnitudo 4.8 delle 6,28.
Continua incessante l’attività dei soccorritori, per cercare eventuali superstiti e dare assistenza agli sfollati che hanno trascorso la notte nelle tendopoli attrezzate nella zona.

I nuovi movimenti della terra hanno reso angosciosa la seconda notte nelle tendopoli delle centinaia di sfollati, in aggiunta alla temperatura scesa a 8-10 gradi. Non si sono registrati finora nuovi danni per le scosse della notte, dopo quelli provocati in particolare ad Amatrice (Rieti), uno dei Comuni più colpiti, dalla scossa di ieri pomeriggio di 4.3 gradi Richter.


Resta la preoccupazione per i cosiddetti sciacalli, i ladri intenzionati a entrare nelle case abbandonate. Le forze dell'ordine presidiano in forze i borghi, ma alcuni gruppi di cittadini si sono organizzati autonomamente. Soprattutto diversi giovani hanno preferito dormire in tende proprie più vicino alle abitazioni. Una nuova tendopoli per gli scampati al sisma è stata intanto allestita ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli, tra i paesi più colpiti dal sisma. Può contare su 30 tende, per un centinaio di posti letto.

 

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