Omicidio da Frank: serve un'arma per chiudere il cerchio

Dopo gli ultimi due arresti gli inquirenti sono alla ricerca della pistola utilizzata per ferire Corri Arben
La Scientifica al lavoro alla pizzeria Da Frank
La Scientifica al lavoro alla pizzeria Da Frank
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Gli assassini rei confessi sono in carcere, così come i loro presunti complici, e l’arma del delitto è stata ritrovata. Ma per mettere la parola fine all’indagine sulla morte dei coniugi Seramondi, freddati nella loro pizzeria da asporto la mattina dell’11 agosto, manca ancora un tassello. 

Dopo gli ultimi due arresti (gli indiani Santokh Singh, 43enne fermato a Mairano, e Gurgjit Singh, 29 anni di casa a Robecco d’Oglio nel Cremonese, ritenuti i complici degli esecutori materiali del duplice omicidio), gli inquirenti sono alla ricerca di un’arma.

Precisamente della pistola utilizzata per ferire Corri Arben, il dipendente albanese della pizzeria da Frank, ferito la notte tra il 30 giugno e il 1° luglio. L’arma non si trova, così come l’uomo che l’ha fornita a Muhammad Adnan e Sarbjit Singh, gli assassini ritenuti anche i responsabili dell’agguato ad Arben.

«Credibile e preziosa» è stata invece la collaborazione che Adnan, l’uomo che ha sparato ai Seramondi, ha fornito per arrestare i due complici. Santokh Singh, residente a Mairano, padre di due figli ed ex proprietario di una «kebabberia» ad Azzano Mella e soprannominato da tutti Vicky, per la Procura ha avuto «una compartecipazione attiva al duplice omicidio». 

 

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