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Stadio troppo caro, leonesse pronte a lasciare Brescia

La città rischia di perdere le partite della prossima Champions League: il Rigamonti costa troppo e la società cerca altre strutture
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Palazzolo, Salò, Lumezzane. Sono alcune delle destinazioni che il Brescia Calcio Femminile sta prendendo in considerazione per trasferirsi fuori dalla città che dà il nome alla squadra. Una scelta da prendere in vista della prossima stagione, ha spiegato il presidente Giuseppe Cesari, per giocare le partite di Champions League.

Il motivo? I costi del Rigamonti. «Dei 121mila euro spesi per le partite di coppa - ha spiegato il presidente - la maggior parte sono serviti a pagare lo stadio».

La Champions femminile 2016/2017 rischia dunque di sparire da Brescia dopo che quest’anno la squadra allenata da Milena Bertolini ha raggiunto i quarti, raccogliendo un crescente successo di pubblico di partita in partita.

«A Verona i costi dello stadio sono coperti interamente dal Comune», ha aggiunto Cesari. Il Brescia non cerca uno stadio gratis, ha poi sottolineato, ma chiede comunque un aiuto aggiuntivo da parte del Comune. Altrimenti la Champions si giocherà sempre in trasferta, con buona pace dei tifosi.

Tutto ciò mentre la squadra ha appena vinto il secondo campionato della sua storia e si è vista confermare il proprio ruolo centrale nel movimento italiano anche dalle convocazioni in Nazionale di Cabrini. 

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