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Serie B: Luca Marchegiani «fa le carte» al campionato

L'ex portiere (anche del Brescia) e commentatore Sky a 360 gradi sulla cadetteria
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Di seguito l’intervista a Luca Marchegiani, commentatore Sky ed ex portiere, anche del Brescia, nella stagione 1987/1988. Argomento? La serie B, che verrà trasmessa dalla piattaforma satellitare e che comincia oggi con il match Cesena-Brescia

Che torneo dobbiamo aspettarci? 
«Come sempre sarà molto combattuto, credo potrà essere anche spettacolare. Della B mi fido poco: è difficile, quasi impossibile programmare la vittoria finale, ma è il bello di questo campionato. In serie A è ormai impensabile che possa vincere lo scudetto una piccola come accadde al Verona di Bagnoli mentre in B succede che Carpi e Frosinone, per rimanere alla scorsa stagione, partono per salvarsi e si ritrovano promosse». 

Qualche squadra quest’anno sembra essere però ben più attrezzata di altre... 
«La fisicità e l’aggressività che ci sono in B consentono di ribaltare i valori tecnici». 

Se però le dico Cagliari? 
«Sicuramente parte davanti a tutte le altre. Già in A aveva un’ossatura migliore di quanto non abbia detto la classifica, ha cambiato poco e si è anche rinforzato. Subito dietro vedo il Bari, che ha giocatori importanti: tra questi sicuramente anche l’ex rondinella Di Cesare. Mi piacciono anche lo Spezia perché è una squadra solida, il Pescara che già è arrivato alla finale play off a giugno, il Livorno che è una grande per questo torneo e la Salernitana che si porta appresso l’entusiasmo della promozione dalla LegaPro e ha fatto buoni acquisti. In alto inserisco poi tre squadre come Avellino, Perugia e Vicenza che sono reduci da una qualificazione alla post season e il Cesena che se trova chi fa i gol è difficile da fermare per chiunque». 

Nella parte di destra della classifica chi dovrà lottare per salvarsi fino all’ultimo? 
«Le neopromosse Novara e Como devono adeguarsi alla categoria e non è cosa semplicissima, ma anche le ripescate Ascoli ed Entella dovranno pagare questo dazio».

Anche il Brescia è stato ripescato... 
«Infatti. Ma qui c’è un progetto definito, che m’intriga molto. In Italia diciamo sempre che devono giocare i giovani e poi invece stanno in panchina. Sapete cosa mi piace del Brescia? Che avrebbe fatto anche la LegaPro con la stessa squadra. Vuol dire che su questi giovani puntano davvero. Alcuni li conosco bene: io abito a Roma e ho già visto all’opera Somma e Mazzitelli, due per i quali si può prevedere un futuro in giallorosso. Poi ci sono i due Caracciolo, Castellini, Arcari e Geijo che daranno sicuramente esperienza». 

Dove colloca il Brescia nella «griglia di partenza»? 
«Chiaro che all’inizio debba pensare solo e unicamente alla salvezza, ma sarà fondamentale la partenza e se fosse positiva il Brescia potrebbe diventare la sorpresa della stagione. Una scheggia impazzita». 

Brescia, scuola di portieri...
«Da Viviano a Leali, da Cragno a Minelli. In Italia siamo ancora ad alti livelli e da voi c’è una dimostrazione pratica».<HS3>

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