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Pantani, Velo: «Era facile sabotare una provetta»

L'ex ciclista ha risposto alle domande della Procura di Forlì che lo ha interrogato sull'esclusione dal Giro d’Italia del Pirata
Velo: "Sabotare era facile"
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In 45 minuti ha riavvolto il nastro della memoria tornando al 5 giugno 1999. Marco Velo ha risposto per quasi un’ora alle domande della Procura di Forlì che lo ha interrogato sulla clamorosa esclusione dal Giro d’Iatlia di Marco Pantani per ematocrito fuori dai parametri consentiti: per il Pirata, compagno di squadra proprio di Velo, fu l’inizio della fine. Oggi un caso riaperto con l’ombra delle scommesse più che mai in primo piano.

Velo, la mattina del 5 gigno a Madonna di Campiglio, venne sottoposto all’esame del sangue subito dopo Pantani. “Era troppo facile sabotare una provetta” ha detto oggi il bresciano agli inquirenti.

Quindici anni dopo i fatti di Campiglio, la cronaca potrebbe scrivere una nuova verità. Diversa da qualla che ha portato Marco Panatani verso un lungo e doloroso addio. Al cilsimo e alla vita.

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