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Marco Cremonini, l'occhio bresciano sull'Italbasket

Il videomaker bresciano Marco Cremonini segue passo passo la Nazionale italiana di basket. Nel nuovo video c'è un omaggio a Brescia
La nostra maglia - di Marco Cremonini
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L’altezza è da playmaker, 1 metro e 85, ma l’occhio è da videomaker. Inventiva, senso del racconto cinematografico, passione: con queste doti il ventisettenne bresciano Marco Cremonini è diventato l’uomo in più della Nazionale italiana di basket. Per conto della Federazione segue giganti come Belinelli, Gallinari, Bargnani o Hackett nel ritiro a Folgaria e sarà con loro a Berlino durante gli Europei che si giocano dal 5 settembre tra Germania, Francia, Croazia e Lettonia.

Da tre anni la sua vita è dedicata a tempo pieno alla Nazionale, maschile e femminile, e alle attività della Fip. Il suo ultimo video sulla maglia azzurra è un omaggio a Brescia. «Mi hanno avvisato che c’erano quattro giorni, prima del ritiro, per preparare un filmato sulla divisa con il nuovo sponsor, Barilla - racconta Cremonini -. Ho pensato che quando gioca la nazionale ci si sente tutti tifosi e ho immaginato l’inno cantato a più voci». Detto, fatto: il regista ha radunato amici e parenti affidando a ciascuno una strofa dell’Inno di Mameli. Il filmato si apre con una corsa in Castello e si chiude con una partitella a Virle, in mezzo ci sono bambini, barman, pizzaioli, casalinghe, impiegati: le immagini sono in bianco e nero, in ogni scena spicca la canotta azzurra.

Cremonini in un certo senso è figlio d’arte: suo padre Maurizio allena i bresciani Lions ed è responsabile del minibasket per la Federazione. Un paio d’anni fa Marco aveva girato un corto con una telecamera GoPro sulla testa per raccontare la giornata dei giocatori della Nazionale. «Mi sento parte del gruppo - dice -, con alcuni, come Aradori, che è bresciano come me, c’è un rapporto d’amicizia. Ma in generale sono tutti gentili e disponibili. E l’atmosfera, in vista degli Europei, è davvero carica».

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