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La quinta volta di Viserjan Lleshaj, l’uomo delle promozioni

Con la promozione in serie D del Rezzato l’albanese è al quinto campionato vinto dopo Rudiano, Caravaggio e Grumello
L'esultanza di Lleshaj assieme ai compagni di squadra del Rezzato - Foto Reporter Zurru © www.giornaledibrescia.it
L'esultanza di Lleshaj assieme ai compagni di squadra del Rezzato - Foto Reporter Zurru © www.giornaledibrescia.it
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Nome: Viserjan. Cognome: Lleshaj. Professione: specialista nel vincere campionati. Forse è per questo che, per tutti, nella nostra provincia, il jolly albanese classe 1987, è semplicemente «Vincent». O vincente, se preferite.

L’ultimo trionfo a Rezzato, domenica scorsa, in casa della Calvina. «Ma con tre gare di anticipo non avevo ancora vinto - spiega il centrocampista tuttofare, oggi di stanza a Grumello del Monte, ma per una vita residente a Castelcovati, dove ha iniziato la sua avventura nel calcio adulto - . È un successo che per me sa di impresa: è vero che il Rezzato era favorito e doveva vincere, ma proprio per questo non era facile, perché la pressione è stata subito su di noi. E quando abbiamo accumulato 7 punti dall’Orceana nessuno pensava che potessimo rimontare e chiudere in anticipo: è stato un percorso entusiasmante».

Lleshaj ha vinto a Rudiano (Promozione e poi Eccellenza), a Caravaggio e con la Grumellese. Le prime tre volte con Finazzi in panchina, poi con Mignani. Ora con Quaresmini. «Il mister ha saputo darci la giusta scossa - racconta - . Non che con Pelati le cose andassero male, anzi i rapporti erano molto buoni, forse fin troppo, nel senso che Ivan era troppo amico dei calciatori. In ogni caso abbiamo saputo cambiare marcia, insistendo e lavorando d’insieme. L’Area Rezzato ha tanti giocatori scesi dalla serie D, ma nessuno è stato decisivo da solo, come dimostra anche la distribuzione dei gol».

A tal proposito sei centri sono giunti proprio da Lleshaj, che quattro se li è però tenuti negli ultimi turni, e tre di questi in trasferta. «Ho mantenuto la mia media, solo che ho aspetto le ultime sfide perché così sono stato più decisivo rispetto agli altri anni: non ho mai avuto la continuità realizzativa mostrata nell’ultimo mese. Le reti in trasferta? Fuori casa giochiamo spesso col 4-4-2 e così vengo schierato all’ala, mio ruolo naturale, dove rendo di più, anche se mi reputo duttile».

Dai tempi del Sant’Angelo (2011-2012) nessuno vinceva il girone C con più di due turni d’anticipo. «Non ce lo aspettavamo nemmeno noi, ma la differenza è stata saper cogliere l’occasione: raramente siamo andati in crisi e non abbiamo reagito, specie con Quaresmini. E ora anche la serie D, con ben tre bresciane (ma il Ciliverghe spera nei Pro, ndr), sarà più bella».

Questa categoria Lleshaj l’ha giocata (35 presenze su 38 gare) solo a Grumello l’anno scorso. Concederai il bis? «È la mia speranza, spero di essere riconfermato». Cinque campionati vinti, così come il capitano rezzatese Ragnoli. «Sì, ma lui ha 42 anni, io adesso ho qualche stagione a disposizione per superarlo…», sorride Lleshaj. Viserjan di nome. Vincent, anzi vincente, di fatto.

 

 

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