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Il patron fa la formazione, i giocatori se ne vanno

E' successo a Palazzolo (Eccellenza), dove dodici giocatori hanno lasciato giù la borsa dopo le «invasioni di campo» del patron
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Un patron che decide la formazione. I giocatori che non ci stanno. Tensione, fino al momento in cui la squadra - o almeno buona parte della rosa - decide di alzare i tacchi ed andarsene. Sembra una scena da film, o da calcio d’alta quota. Invece è successo in provincia, a Palazzolo, dove si disputa l’Eccellenza. 
 
Un ammutinamento in piena regola. Come quello del «Bounty». Con il capitano della squadra, Fausto Boschiroli, nella parte di Fletcher Christian e il patron Giuseppe D’Antuono in quella del capitano William Bligh. Dodici, in totale, i giocatori che hanno lasciato giù la borsa. 
 
«Ci siamo lamentati per le continue ingerenze di D’Antuono nella scelta della formazione e per l’esonero del nostro allenatore Andrea Massolini. Il "patron" ci ha indicato la porta - spiegano i giocatori -. E noi ce ne siamo andati per rispetto di noi stessi e della squadra intera. Non potevamo più sopportare una situazione simile».
Cos’era successo prima? Il patron se ne era uscito con dichiarazioni piuttosto forti: «Berlusconi fa la formazione del Milan, non posso farla io a Palazzolo?». Quindi la cacciata dell’allenatore, che in settimana aveva chiesto scusa alla squadra per avere mandato in campo dei giocatori imposti dall’alto. Una mossa che gli era costata la panchina.
 
Quindi la minaccia al capitano: se non ti va bene, quella è la porta. La risposta deve aver sorpreso il numero uno del club, che non solo ha visto il capitano andarsene. Ma ha dovuto anche prendere atto del fatto che una grossa fetta dei suoi «uomini» ha deciso di seguirlo.
 
Domani il Palazzolo, penultimo in classifica, affronterà il Darfo, secondo. Con quali risorse numeriche? Difficile da dire...

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