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I debiti bloccano il Brescia Calcio

Servono 8 milioni di euro. Annullata l'assemblea dei soci prevista per oggi
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Tutto bloccato, cristallizzato, al Brescia calcio. La società non può iniziare a pianificare la nuova stagione ed utilizzare quello che, nella delusione del mancato approdo ai play off, poteva essere un vantaggio: muoversi in anticipo sulle concorrenti. Il problema è ben noto ed è il debito con lo Stato accumulato dalla gestione precedente. Iva non pagata. Per ben quattro anni (2011-2014). O meglio: Iva che il vecchio Brescia calcio aveva regolarmente versato alla Brescia Service, la ex controllante della società di via Bazoli, che a sua volta non si era però regolarizzata con l’Erario.
 
La nuova società aveva messo come condizione per poter rilevare il club che non ci fossero debiti pregressi, se non quelli del Brescia calcio, che sono già stati appianati. All’ultimo momento, però, il nuovo Brescia calcio ha dovuto accollarsi anche Brescia Service, la parte «malata», con delle promesse che chi di dovere avrebbe provveduto a risanare anche la controllante. Ma così non è ancora stato fatto. Adesso Brescia Service è in mano a un liquidatore che sta facendo il possibile per trovare la quadratura del cerchio. Al lavoro ci sono numerosi tecnici, professionisti, gente che è abituata a dipanare matasse di questo genere. Si punterà alla rateizzazione, bisogna vedere come.
 
Se il Brescia calcio non avesse la zavorra di Brescia Service, ora con poco più di 3 milioni potrebbe rispettare il parametro che serve per l’iscrizione al campionato, un parametro non del tutto rispettato nell’ultima scadenza come accaduto a molte altre società. Il problema è che, con i guai della Brescia Service, servono ben 8 milioni e 100mila euro per sistemare il tutto. 
 
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