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Geijo: «Per me il Brescia è un'opportunità»

Poliglotta, estroverso, pronto a scendere in campo: «Sto bene, mi manca solo il ritmo partita, che però viene giocando»
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l numero di maglia? «Il dieci», scherza (sarà il 19). Le lingue parlate? Spagnolo, naturalmente, ma anche francese e inglese...

Poliglotta, estroverso, addirittura titolare di un’agenzia di assicurazioni. Una cosa è certa. Alexandre Geijo è un personaggio interessante e un po’ fuori dagli schemi.

Negli schemi, quelli di Boscaglia, il nuovo attaccante del Brescia punta però a rientrare. Ha fatto bene a Granada cinque anni fa, poi è stato protagonista di stagioni e mezze stagioni con pochi gol.

A Brescia vuole rilanciarsi. «Il passaggio dall’Udinese alle rondinelle non è affatto una retrocessione per me - racconta -. La vedo piuttosto come un’opportunità. Sto bene, ho svolto la preparazione anche se, non avendo giocato amichevoli, mi manca un po’ il ritmo partita, che però viene scendendo in campo».

Geijo, calciatore giramondo e ormai esperto, può fare da chioccia ai tanti giovani della squadra. «Credo che la dirigenza del Brescia si sia informata bene sul mio conto - commenta lo spagnolo -: a me piace parlare, sono estroverso e aiuto i miei compagni, in campo e fuori».

Si descrive come un attaccante di manovra, cui piace giocare per la squadra. Sul tavolo, come accadde con Corvia, si presenta subito il tema della possibile convivenza con Andrea Caracciolo. «Ma credo che non sarà un problema, sono davvero pochi i giocatori che non possono coesistere. Poi tutto dipenderà dal modulo che sceglierà l’allenatore».

Adesso che l’Airone non c’è, comunque, avrà di sicuro chance di mettersi in mostra. Magari già a Cesena, sabato. Giorno in cui compirà 33 anni. 

 

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