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Dada, Elena, Nadia e Sabrina: è febbre bianca

Sabato riparte la Coppa del Mondo di sci: le aspirazioni di Daniela Merighetti e delle sorelle Fanchini, Elena, Nadia e Sabrina.
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Da Soelden a Meribel passando per il sogno americano dell’iride. Trentacinque gare, Mondiali esclusi; praticamente cinque mesi senza soste. Il Circo Bianco è pronto a rimettersi in moto: da sabato torna lo spettacolo sulla neve con la consueta ouverture in gigante sul ghiacciaio di Soelden, in Austria.
E se dici Coppa del Mondo femminile di sci dici Brescia, perché anche quest’anno al cancelletto di partenza c’è il poker composto da Daniela Merighetti e dalle sorelle Elena, Nadia e Sabrina Fanchini. Un motivo d’orgoglio per Brescia, visto che solo la provincia di Bolzano insieme alla nostra può contare almeno 4 rappresentanti nel Circo Rosa. Soprattutto, perché le nostre ragazze rappresentano buona parte delle speranze azzurre.

Sarà un’altra stagione lunga e appassionante, con la Coppa che farà anche da preparazione per i Mondiali di Vail e Beaver Creek (Colorado, Usa) in programma dal 2 al 15 febbraio 2015. Quello sarà l’appuntamento da circoletto rosso dell’anno, ma è la sfida per la coppa di cristallo che terrà vivi gli appassionati da sabato alle finali di Meribel, in programma dal 18 al 22 marzo.

E per le magnifiche quattro sciatrici bresciane sarà una stagione cruciale. La Merighetti, una delle tre veterane del Circo Rosa (del 1981 sono rimaste solo lei, Liz Goergl e Carolina Ruiz Castillo), cerca altri acuti in discesa libera. Come Elena Fanchini, ritrovatasi un anno fa con due podi in Nord America. Il grosso delle speranze è sulle spalle di Nadia, già migliore azzurra nella passata stagione: ancora non sa se difenderà l’argento iridato nella libera (la discesa è per lei un grosso punto interrogativo) e comunque cerca quel podio che in Coppa le manca da prima del terribile infortunio del 2010. La piccola Sabrina, infine, cerca il rilancio dopo il crac del novembre 2012 e le difficoltà della passata annata.

Nadia e Sabrina inizieranno l’annata già sabato nel gigante austriaco, Elena e Dada attenderanno un altro mesetto in vista della velocità che scatterà da Lake Louise. Sarà comunque un anno particolare per la Coppa femminile, che ha perso una delle grandi protagoniste, la tedesca Maria Hoefl-Riesch.

Si attende il rientro della regina Lindsey Vonn, che tornerà in Canada ma è anche alle prese con altri problemi (e non di poco conto) quali la depressione, come ammesso tra le righe in una recente intervista. L’austriaca Anna Fenninger difende la Coppa meritata a marzo dalla voglia di rivalsa della slovena Tina Maze e della svizzera Lara Gut, e dal baby fenomeno Mikaela Shiffrin. E magari della rientrante Tina Weirather. Quanto alle azzurre, ci si attendono grandi cose da Federica Brignone e dall’orobica Sofia Goggia, che rientrerà dopo l’infortunio al ginocchio.

Anche in campo maschile l’Italia può dire la sua. Soprattutto nella velocità (Christof Innerhhofer, Dominik Paris e Peter Fill), ma anche nelle discipline tecniche, nonostante il forfait dell’esperto Manfred Moelgg.
Sarà comunque una Coppa un po’ meno spettacolare, visto l’infortunio patito dal campione di discesa Matthias Mayer e soprattutto da Aksel Svindal, il norvegese che giocando a calcetto sabato scorso s’è rotto il tendine d’Achille. Ma per lustrarsi gli occhi ci sono sempre Ted Ligety e Marcel Hirscher, l’«Alberto Tomba» del nuovo millennio.

Fabio Tonesi

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