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Brescia, Sagramola: «Bocca chiusa e testa bassa»

Nel frattempo non si esclude la possibilità che il Brescia torni in ritiro in vista della sfida di sabato con il Cittadella
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Da sabato, dopo la sconfitta contro il Carpi, il Brescia è in silenzio stampa. Accade di nuovo, dopo un primo periodo di «buio» comunicativo risalente a un girone fa (durò circa un mese e mezzo).
 
La rottura del silenzio stampa coincise con l’insediamento della nuova proprietà del Brescia, guidata da Rinaldo Sagramola. Al Cabassi, stavolta, il direttore generale del Brescia ha invece decretato il primo «no comment» della sua gestione: l’unico a rilasciare dichiarazioni, fino a nuovo ordine, sarà proprio il massimo dirigente. 
 
«La partita l’avete vista tutti - ha commentato Sagramola -, e non c’è bisogno di aggiungere molto alle immagini di questo pomeriggio. Non c’è niente da dire. Nessuno vuol essere frainteso con le dichiarazioni, quindi preferiamo rimanere con la bocca chiusa e con la testa bassa perché ora come ora dobbiamo soltanto continuare a lavorare».
 
Sulla partita: «Abbiamo preso gol in contropiede, alla maniera del Carpi: non siamo stati capaci di contrapporci alle loro peculiarità. Stavamo anche giocando bene, tutto sommato. Poi mettiamoci anche il solito abbaglio arbitrale tra l’espulsione e forse un fuorigioco sul terzo gol. Tutto questo non vuol essere una scusante. La scelta di lasciare a casa Bentivoglio? Si vede che l’allenatore non era convinto. Ad ogni modo va bene se giocano ragazzi che corrono, ci mettono entusiasmo e passione».
 
Nel frattempo non si esclude la possibilità che il Brescia torni in ritiro in vista della sfida con il Cittadella, in programma sabato 25 aprile al Rigamonti. 

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