Brescia, Calori: «Noi ci crediamo sempre»

«Crederci? Sempre. Lo stiamo facendo dal primo giorno in cui siamo arrivati. Se ho pensato alle dimissioni dopo la gara col Trapani? Io penso sempre, ma una decisione del genere, se ce l’hai davvero dentro, la motivi e la prendi. Altrimenti...».

 

Così Alessandro Calori prima della partenza verso la prossima, intricata trasferta. Già, perché c’è sempre meno tempo a disposizione per provare a evitare la retrocessione in LegaPro e i match si fanno sempre più difficili. Rondinelle e staff hanno lasciato la città questo martedì. Il match all’Adriatico contro il Pescara («una squadra molto cresciuta, che ha trovato il suo equilibrio») è in programma giovedì alle 20.30.

 

 

Calori, in conferenza stampa, ha parlato di uno degli episodi chiave del pareggio di domenica contro il Trapani, un 1-1 che sa di sconfitta. Si tratta dell’espulsione di Benali, con fallo molto duro seguito da un’espressione blasfema del centrocampista. Un combinato disposto che gli vale tre giornate di squalifica, con il club di via Bazoli che farà ricorso e, al contempo, multerà il calciatore.

 

«Ci viene a mancare un giocatore importante - afferma Calori -, e generalmente corretto. È andato fuori tempo e ha perso la dimensione della logica della partita».

 

Tra squalifiche e assenze per infortunio il centrocampo è da reinventare. Mancherà infatti pure Quaggiotto (lesione muscolare). «Budel - afferma il tecnico - deve recuperare da un affaticamento, così come Sodinha. Andrea Caracciolo parte con la squadra, cercheremo di portarlo in panchina. Morosini ha fatto due allenamenti ed è aggregato».

 

E Bentivoglio? «Ci sono periodi - chiosa il tecnico - in cui un giocatore non ha abbastanza energie. Se è rimasto colpito dal fatto che gli sia stato preferito Bertoli? Chiedetelo a lui...». 

 

 

Daniele Ardenghi