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Brescia calcio: 12 pagine e 9 milioni per il rilancio

Sagramola (ex dirigente di Vicenza, Palermo e Samp) consegna in Ubi un piano di rilancio: «Il Brescia può stare stabilmente in Serie A»
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Un piano della finanziaria Profida per salvare il Brescia calcio. Ed una serie di incontri che si infittiscono già dai prossimi giorni, con l’obiettivo di capire se questa nuova proposta - depositata pochi giorni fa in Ubi da Rinaldo Sagramola, ex dirigente di Vicenza, Palermo e Sampdoria - riuscirà ad incontrarsi con quanto già si sta muovendo sulla piazza bresciana. A partire dal tavolo istituzionale promosso dal sindaco Del Bono al quale Palazzo Loggia ha chiamato anche i vertici di Ubi e il presidente di Aib Marco Bonometti.
 
«Fino ad ora i due progetti hanno viaggiato separati - conferma l’onorevole Aldo Rebecchi, cui il sindaco ha chiesto di impegnarsi per l’attivazione del tavolo -. Vedremo se ci saranno le condizioni per un avvicinamento. Intanto in questi stessi giorni sto incontrando più di un soggetto».
 
È fissato invece a venerdì 5 dicembre il termine che Ubi Banca e Sagramola si sono dati per verificare se la nuova proposta possa aprire a possibili collaborazioni bresciane. Il progetto - dodici pagine che ipotizzano un modello di gestione e un piano industriale con la definizione di entrate e uscite - è elaborato dalla Profida, finanziaria del gruppo Comoi. Il piano di Sagramola prevede che la finanziaria metta a disposizione nove milioni nei prossimi cinque anni, alcuni dei quali arriverebbero anche come anticipazione di contratti pubblicitari. Il progetto, per potersi tradurre in realtà, prevede che vengano coinvolti impegni, risorse e figure espresse dal tessuto economico bresciano.
 
«Noi siamo convinti che Brescia rappresenti una piazza calcistica di grande potenzialità - spiega lo stesso Rinaldo Sagramola -. Riteniamo che possano essere davvero costruite le condizioni per una presenza stabile delle rondinelle in Serie A. Il cammino, però, non potrà essere compiuto senza la partecipazione di imprenditori che sappiano garantire un legame concreto con il territorio».

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