Resta il mistero sull'identità della donna ripescata nel Sebino

I carabinieri hanno diffuso numerosi dettagli per provare a facilitare l'identificazione del cadavere
LA DONNA NEL LAGO, E' GIALLO
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Ancora mistero sull'identità della donna ripescata senza vita venerdì pomeriggio nelle acque del Sebino nei pressi di Toline di Pisogne. Sul corpo non sono stati rinvenuti segni di violenza e neppure documenti di riconoscimento. Non solo. Non ci sarebbero, negli uffici di Polizia e Carabinieri, denunce di scomparsa compatibili con i tratti somatici del corpo recuperato.

Ecco la nota diffusa dal comando della Compagnia di Breno:

Nel pomeriggio del 2 dicembre 2016, a Pisogne, in località “Toline”, nella zona sottostante la galleria “Trentapassi”, è stato rinvenuto immerso nelle acque del lago d’Iseo, che galleggiava, il cadavere di una donna dell’età di 45/55 anni, corporatura magra, capelli corti castano scuri, altezza 170 cm circa, mastoplastica additiva al seno, sopracciglia e labbra tatuate, nessun altro tatuaggio, senza anelli, bracciali, collane e orecchini, priva di documenti di identità. Vestiva un maglione blu scuro, camicia di colore chiaro, pantalone di colore scuro. A pochi metri di distanza, sulla pista ciclabile, venivano rinvenuti composti: un paio di stivaletti camosciati di colore verde scuro con tacchi e chiusura lampo, un piumino lungo di colore nero e una borsetta di colore nero con brillantini, probabilmente riconducibili alla salma, che è stata recuperata e ricomposta presso la camera mortuaria dell’ospedale di Esine. L’esame necroscopico esterno non ha evidenziato segni di violenza, per cui è verosimile l’ipotesi del suicidio. L’Autorità Giudiziaria ha autorizzato la divulgazione della notizia agli organi d’informazione. Eventuali notizie e informazioni siano comunicate alla Stazione Carabinieri di Pisogne che ha in carico la vicenda.

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