Profughi, c'è posto solo per 7 e sono già a Cazzago

Il sindaco risponde alla minoranza e conferma la presenza dei rifugiati
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I rifugiati? C’è disponibilità ad ospitarne sette, ovvero quelli già presenti sul territorio.
Potrebbe essere riassunto così il «caso» emerso al termine dell’ultimo Consiglio comunale di Cazzago, dove è stato spiegato come gli appartamenti presi in affitto dalla cooperativa Immobiliare Sociale Bresciana e messi a disposizione per l’arrivo dei rifugiati, vedevano già la presenza (a detta degli amministratori cazzaghesi «non adeguatamente notificata») dei sette profughi.

Quando era ormai chiusa la seduta è stata così confermata il soggiorno - da almeno un mese - sul territorio dei sette profughi in un edificio a Basso Castello di Bornato.
Di fronte alla richiesta di chiarimenti da parte del consigliere di minoranza Dario Bornardi (Obiettivo Comune), il sindaco Antonio Mossini ha confermato la veridicità della cosa, evidenziando anche quell’iter «anomalo» che ha finito con lo spiazzare la stessa Amministrazione: «La cooperativa aveva presentato, un anno e mezzo fa, un progetto di housing sociale per anziani in un edificio di Basso Castello, ma il piano è stato interrotto dall’impossibilità di una ristrutturazione completa - ha spiegato Mossini -: nel fare un semplice controllo durante le scorse settimane su quel vecchio progetto ho scoperto il "cambio di destinazione" degli appartamenti di Basso Castello».

Questo cambio di rotta non è stato però accompagnato da una comunicazione diretta all’Amministrazione da parte della Prefettura e della cooperativa: «Abbiamo trovato solo una mail di comunicazione al funzionario dei Servizi sociali dove veniva fatta presente l’intenzione da parte della cooperativa di attivare un progetto per i richiedenti asilo - ha evidenziato il sindaco -, per avere maggiore chiarezza mi sono così recato in Prefettura, ed è qui che ho avuto la conferma della presenza di sette profughi di diverse etnie a Bornato da ormai più di venti giorni».
 

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