Porte chiuse all’Outlet Village, l'ordinanza salva-ambiente

Il Comune di Rodengo ha riproposto l’ordinanza che impone sino a fine della stagione agli oltre 150 negozi la chiusura delle porte d’ingresso
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Ancora «porte chiuse» per il Franciacorta Outlet Village. Il Comune di Rodengo ha riproposto l’ordinanza che impone sino a fine della stagione (o meglio, fino a quando verranno utilizzati gli impianti di riscaldamento) agli oltre 150 negozi presenti nell’area commerciale la chiusura delle porte d’ingresso (con multe, per i trasgressori, dai 25 ai 500 euro).

Il motivo? Abbattere gli sprechi energetici e dare una mano all’ambiente, specie in questo periodo di alte concentrazioni nell’aria di polveri sottili.
L’iniziativa nasce da una collaborazione tra Comune e il Meetup Franciacorta, sodalizio che già la scorsa estate aveva criticato «l’abitudine di lasciare spalancate le porte d’ingresso dei negozi sia durante l’inverno sia d’estate», con uno spreco notevole di energia.

«Scaduta l’ordinanza comunale della scorsa estate le porte si sono riaperte - attaccano dal Meetup, che raccoglie simpatizzanti e attivisti vicini al Movimento 5 Stelle -. Noi non vogliamo fare i rompiscatole, ma crediamo che il rispetto per l’ambiente debba essere una priorità. Dobbiamo ringraziare il sindaco Giuseppe Andreoli per la grande sensibilità».

Pragmatico il commento del primo cittadino: «Abbiamo avuto diversi incontri con la direzione dell’Outlet sul tema ambiente e sprechi - sottolinea Andreoli -, ma non sono state rispettate le scadenze sulla consegna delle relazioni effettuate dai tecnici del centro, fissate per il 15 dicembre: così abbiamo così deciso di tagliare la testa al toro con l’ordinanza, che vale per tutti, non solo per l’Outlet».

Il direttore del centro Gianluca Rubaga ha voluto spegnere ancora una volta le polemiche sul nascere: «Dopo diversi studi su energia e ambiente eravamo arrivati alla medesima conclusione: ordinanza o no, avremmo imposto anche noi la chiusura delle porte d’ingresso. Nessun problema o polemica con il Comune, solo un fraintendimento sulla tempistica di consegna delle relazioni». 

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