Scuola

Statale Uno sportello per combattere ansia e crisi

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nTimore d'aver scelto il percorso di studi sbagliato, senso di frustrazione per l'incapacità di portarlo a termine o per essersi, semplicemente, bloccati ad un esame, difficoltà a relazionarsi con i docenti o con i compagni. Sono solo alcuni dei tanti problemi, emotivi e psicologici, che affliggono un numero sempre maggiore di studenti universitari. Secondo i più recenti studi clinici, condotti su un campione di atenei italiani, il 10%-20% degli iscritti a un corso di laurea si rivolge a uno specialista per essere aiutato a superare le difficoltà. Tra gli atenei che hanno deciso di attivare uno sportello di supporto psicologico c'è anche l'Università Statale di Brescia, che questa settimana ha inaugurato il suo «spazio studenti», realizzato grazie al contributo della Fondazione Eulo, costituita nel 2011 dal Comune di Brescia.
«Si tratta di un servizio di ascolto e consulenza totalmente gratuito e rivolto a tutti gli studenti dell'ateneo bresciano - chiarisce Alberto Ghilardi, docente di Psicologia clinica e coordinatore del progetto -. L'obiettivo è duplice: da un lato fornire aiuto immediato allo studente che vive un momento di crisi o necessita di un orientamento nel suo percorso universitario; dall'altro utilizzare i dati, che l'utenza ci fornirà, a scopo di ricerca per conoscere il grado di benessere degli studenti e colmare eventuali mancanze nell'offerta formativa e nelle attività dell'ateneo».
Tra i punti di forza dello sportello c'è la particolare attenzione posta alla privacy dello studente che incontrerà solo consulenti esterni all'università, evitando così eventuali interferenze con il percorso di studi.
«Spazio studenti» è attivo nelle sedi di Contrada Pozzo dell'Olmo 22 (ingressi al civico 26) per gli iscritti a Economia e Giurisprudenza e in via Valotti 3 per quelli di Ingegneria e Medicina. Per prenotare un colloquio è sufficiente lasciare un messaggio in segreteria telefonica al numero 030.2016072 oppure inviare una mail all'indirizzo spaziostudenti@amm.unibs.it. Lo studente sarà convocato a un primo colloquio conoscitivo, cui seguiranno altri tre incontri nei quali il consulente cercherà di analizzare il problema e fornire gli strumenti necessari a superarlo.
«La ricerca scientifica ha evidenziato come negli ultimi vent'anni siano in forte aumento, fra gli universitari, disturbi come l'ansia o la depressione - continua Ghilardi -. Tra le cause ci sono fattori legati alla contemporaneità, su tutti la crisi e la conseguente difficoltà a ritagliarsi uno spazio professionale, ma anche il sistema di aspettative, che ne aumenta il grado di preoccupazione». Migliorando la qualità della vita dei suoi studenti, dunque, l'Università di Brescia punta ad accelerarne il percorso in ateneo e favorirne un ingresso più immediato, e quindi più gratificante, nel mondo del lavoro. Riducendo il numero degli «inattivi» l'Università potrà ottimizzare l'organizzazione di corsi e servizi, beneficiando anche di un risparmio economico. «Si tratta di una sperimentazione che durerà due anni - sottolineano il prorettore Claudio Teodori e la consigliera comunale, con delega all'Università, Mariangela Ferrari -Alla luce di un numero sempre crescente di studenti che abbandonano prima del conseguimento della laurea, ci aspettiamo con questo servizio di ottenere risultati importanti».
Clara Piantoni

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