Cultura

Warhol, il genio in copertina

Bianca Martinelli, giovane studiosa bresciana d'adozione, ha raccolto per la prima volta in un volume i lavori del maestro per i 33 giri.
AA

Alla fine il cerchio si chiude. Andy Warhol, l'uomo che ha trasformato i prodotti di consumo in opere d'arte, è riuscito a trasformare le sue opere d'arte in oggetti di consumo di massa. Il corpo del reato era sotto gli occhi di tutti: la banana da sbucciare sul primo album dei Velvet Underground con Nico, divenuta un'icona tanto quanto Marylin.

Il corpo del reato era lì e Bianca Martinelli, giovane studiosa d'arte nata nella Bergamasca e bresciana d'adozione, l'ha preso in consegna per avviare la caccia. Raccogliendo in un volume, per la prima volta, le copertine dei dischi realizzate da Warhol dal 1949 al 1987. Se ne contano oltre sessanta, considerando anche le versioni alternative, ma il numero potrebbe crescere nei prossimi sviluppi della ricerca. Quelle censite finora sono finite in «Andy Warhol Music Show», libro che al magnifico feticismo della catalogazione unisce l'analisi critica dell'evoluzione stilistica dell'artista.

Ogni copertina, da «A program of mexican music» di Carlos Chávez, del 1949, alla compilation «Mtv High priority», del 1987, è accompagnata da una breve scheda che ne illustra la genesi, segnalando eventuali peculiarità. Nei testi, compresa la snella introduzione, si rivela in parte la matrice accademica dell'opera, nata come approfondimento di una tesi di laurea. Il che non vuol dire che la lettura non sia godibile. Tutt'altro.

È evidente però che la forza del libro sta nelle immagini. Bianca Martinelli, 25 anni di età, ha passato gli ultimi quattro anni tra mercatini alla ricerca del tesoro nascosto di «Drella». Le copertine dei dischi che non ha potuto acquistare, perché troppo costosi o introvabili, le ha ottenute dalla Warhol Foundation. Non di sola musica si tratta: ci sono audiolibri, lezioni di spagnolo, reportage. Nelle pagine si incontrano gemme di arte Pop, sorprese del tipo «ma dài, anche questa è di Warhol», soluzioni grafiche disarmanti. Insomma, si incontra Warhol. E si può sfruttare l'occasione per ripassare un po' di storia della musica. Senza fare differenze tra generi alti, come il «Guglielmo Tell» di Rossini, o popolari, vedi il «Fuego» di Miguel Bosé. Proprio come faceva Andy.
Emanuele Galesi

Andy Warhol Music Show

Bianca Martinelli
Castelvecchi, 253 pagine, 16 euro

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia