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Politica industriale straordinaria 13 miliardi in 7 anni

È indubbio che, rispetto al recente passato, stiamo vivendo una situazione di politica industriale non ordinaria...
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È indubbio che, rispetto al recente passato, stiamo vivendo una situazione di politica industriale non ordinaria per quanto riguarda gli incentivi agli investimenti.

L'impegno pubblico diretto è stimato di 13 miliardi di euro, distribuito in sette anni tra il 2018 e il 2024; la parte del leone la faranno certamente superammortamento e iperammortamento. L'approccio prevalente, infatti, sembra prediligere incentivi fiscali per chi investe a scapito dei tradizionali contributi a fondo perduto.

Gli strumenti agevolativi che non utilizzano la leva fiscale sono invece stati "rivisti e corretti" per adattarli specificamente agli investimenti 4.0. È il caso della nuova legge Sabatini per la quale la Legge di bilancio 2017 ne ha esteso il periodo di validità fino al 31 dicembre 2018.

In seguito alla proroga, per far fronte agli oneri derivanti dalla concessione dei contributi statali in conto impianti, sono stanziati 28 milioni di euro per l'anno 2017, 84 milioni di euro per l'anno 2018, 112 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2021, 84 milioni di euro per l'anno 2022 e 28 milioni di euro per l'anno 2023.

Ricordiamo che lo strumento si basa sulla forma del "credito acquirente" e prevede la concessione di finanziamenti di importo tra 20.000 e 2 milioni di euro a fronte dell'acquisto di beni strumentali da parte delle Pmi. Su tali finanziamenti è previsto un contributo pari all'ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni. Le Pmi hanno la possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo Centrale fino all' 80% dell'ammontare del finanziamento.

Al fine di favorire per la transizione del sistema produttivo alla manifattura digitale e incrementare l'innovazione e l'efficienza del sistema imprenditoriale, viene inoltre prevista una maggiorazione del 30% del contributo (3,575%) per l'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, radio frequency identification (Rfid) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti. In ogni caso, dovranno essere rispettati i limiti di aiuto previsti dalle norme Ue in materia di aiuti di Stato.

Di questa e di altre agevolazioni si parlerà nella seconda sessione del Forum Impresa&Finanza che si terrà domani in Aib. L'incontro consentirà di passare in rassegna gli strumenti regionali, nazionali e comunitari a sostegno degli investimenti innovativi. //

FABIO GRADASCHI

responsabile area Credito

e Internazionalizzazione AIB

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