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In Lombardia i posti di lavoro a crescita doppia

Quali sono le previsioni di domanda e offerta di lavoro in Lombardia nei prossimi cinque anni?
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I primi risultati dell'applicazione di un modello di stima dell'occupazione, alla luce della rivoluzione digitale, sono stati presentati il 20 aprile scorso nell'ambito del Tavolo Lombardia 4.0, coordinato da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Assolombarda, in collaborazione con Eupolis.

Per la domanda di lavoro, il tasso di espansione medio annuo in Lombardia nel quinquennio 2017-2021 è previsto superiore o uguale a quello dell'Italia: in totale è stimato allo 0,8% (contro lo 0,4% dell'Italia).

Nell'industria, i settori in cui è prevista una maggiore espansione della domanda di lavoro sono: public utilities, altre industrie manifatturiere, meccatronica e fabbricazione di mezzi di trasporto. Tessile, abbigliamento, calzature e chimico, farmaceutico, petrolifero sono destinati, invece, a subire una riduzione dell'occupazione.

Tra i servizi, i più dinamici dal punto di vista della domanda di lavoro sono: servizi avanzati (legali, contabilità, ingegneristica), servizi operativi (immobiliare, noleggio, pulizie), turismo e ristorazione, sanità e assistenza sociale (compresa la componente pubblica). Vedranno invece una riduzione dell'occupazione: istruzione (compresa la componente pubblica), trasporti e logistica.

Le distanze tra Lombardia e Italia si accorciano, considerando i fabbisogni professionali. Il tasso totale medio annuo di fabbisogno per il quinquennio 2017-2021 è pari al 2,6% a livello regionale (contro il 2,4% nazionale); per i dipendenti privati si attesta al 2,4% (2,3%); per gli indipendenti al 3,3% (2,8%); per la pubblica amministrazione al 2,2% (2,2%).

Tra i settori, quelli che mostrano i tassi di fabbisogno più elevati sia per la Lombardia che per l'Italia, ancora una volta, sono: servizi avanzati (4,3%, 3,1%); sanità e assistenza sociale (4,1%, 4,1%).

 

 

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