Forza Italia, l'ira di Peroni: sospensione illegittima

"E' un atto illegittimo, c'è un problema di linea del partito". Così Margherita Peroni commenta la sua sospensione da Forza Italia.
Forza Italia, sospesa Margherita Peroni
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Non è andata giù a Margherita Peroni la sospensione da Forza Italia decisa dai vertici nazionali del partito dopo lo scontro sulla raccolta di firme per le elezioni provinciali del 12 ottobre.

L’ex assessore regionale e attuale consigliere comunale in Loggia ha commentato duramente la scelta di Denis Verdini. «Ho chiesto inutilmente alla dirigenza un confronto interno che non si è mai voluto fare. Nel listone Forza Italia è presente con due soli nomi ed un terzo civico che non mi risulta intenda aderire al partito». E, ancora: «Ho sostenuto la lista civica per offrire a molti nostri amministratori, che non sarebbero andati a votare, la possibilità di scegliere. Se chi ha sottoscritto l’accordo per il listone è così sicuro della bontà dell’operazione, perché si preoccupa tanto?».

La Peroni aveva infatti contestato l’accordo che gli azzurri hanno stretto con il Pd, con il quale hanno poi presentato la lista unica per le elezioni che rinnoveranno il consiglio provinciale. Bocciando, in particolare, il metodo con cui il partito era arrivato alla scelta e rimproverando «la mancanza di confronto» e l’obbligo a votare «nomi calati dall’alto».

«Stiano sereni - aggiunge la Peroni, rivolgendosi a Gelmini, coordinatrice regionale di FI, e a Mattinzoli, coordinatore provinciale -. La sospensione è illegittima, cioè non ha efficacia. Lo statuto prevede che ci siano dei probi viri che permettano un contraddittorio, anche se non sono stati nominati. Il problema esiste ed è politico: riguarda la linea che la dirigenza provinciale e regionale ha adottato e la conduzione del partito».

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