Berlusconi a Sirmione: «Fi da rinnovare dopo 20 anni»

«Dopo 20 anni Forza Italia ha bisogno di rinnovare» secondo Berlusconi, a Sirmione alla scuola di formazione politica.
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«Dopo 20 anni Forza Italia subisce la patologia di tutti, ha bisogno di rinnovare, di forze nuove e di tornare allo spirito del '94»: lo ha detto Silvio Berlusconi intervenuto questa mattina alla scuola di formazione politica del partito in corso a Sirmione a chiusura della tre giorni di confronto sul futuro del centrodestra organizzata da Mariastella Gelmini.

L’ex premier è arrivato con gli occhiali scuri sul viso, accompagnato da Francesca Pascale ne ha avuto un po’ per tutti. Anzitutto, ha voluto parlare della condizione di Forza Italia e del ruolo che immagina per se stesso in questo momento. Al tema del rinnovamento ha opposto l’immagine di sé come “vecchietto” della politica: «C’è una bandiera che si chiama Matteo Renzi e una mezza bandiera che si chiama Berlusconi: vediamo di utilizzare ancora questa bandiera, sarebbe bello avere un esercito azzurro con una bandiera, un vecchietto e tanti giovani».

Spazio poi alla politica estera. Al nodo delle sanzioni alla Russia, cui ha detto di essersi opposto facendo «interventi a pioggia su tanti amici» e sostenendo che con la crisi in Ucraina «siamo tornati a un clima da guerra fredda». Come l’inverno che teme ci aspetti se Putin reagirà alle sanzioni tagliando il gas all’Europa. Non ha trascurato il Medioriente: «L’avanzata dell’Isis è qualcosa che ci preoccupa, avete visto le terribili scene delle teste mozzate». «Qualche leader occidentale - ha aggiunto - è andato al golf dopo avere visto un suo concittadino ammazzato». Quanto sta accadendo, ha detto ancora, «fa pensare che non andava fatta le guerra nel 2004. Hanno voluto fare il contrario di quello che avevo detto». E la preoccupazione davanti a «un islam che è riesploso»  ha sottolineato come «in questo momento la maggioranza dei cittadini israeliani sta pensando sia corretto difendersi con la bomba atomica».

Non ha poi mancato di fare riferimenti alle riforme costituzionali - «come possiamo, noi persone responsabili e coerenti con il nostro passato, dire di no a riforme costituzionali che volevamo fare noi? Eppure non siamo sin ora soddisfatti dei risultati» - come pure della sentenza Mediaset che ha sottolineato La corte di giustizia europea «presto annullerà», parlando di sé come di un «martire colpito nella sua serenità».

Infine una stoccata a Renzi nel sollecitare i suoi a dare risposte concrete ai cittadini di cui sono o saranno amministratori: Matteo Renzi, candidato sindaco di Firenze «presentò in modo chiaro un programma elettorale con una lista di cento cose da fare». «Poi fa niente - ha concluso con un pizzico di ironia - che ne abbia realizzato il 20% in 5 anni».

Nel corso della mattinata, molti gli interventi dei leader forzisti convenuti a Sirmione per la scuola di formazione politica, da Maurizio Gasparri a Paolo Romano, da Mara Carfagna a Giovanni Toti, da Raffaele Fitto a Maria Stella Gelmini, promotrice dell'iniziativa.

 

 

 

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