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Viaggio mistico sul «Treno del Cielo»

Copre circa 4mila km ad un’altitudine che supera i 4mila metri. Tocca diverse città e villaggi
AA

Oltre 4.000 km di strada ferrata, per l’80% ad un’altitudine che supera i 4.000 metri, 44 stazioni, 7 trafori e 675 ponti. Questi i numeri di un’avventura a bordo del «Treno del Cielo» o «Tibet Express» che affascina e offre la possibilità di scoprire la Cina dal finestrino di un vagone e raggiungere gli sterminati altipiani tibetani.

Bastano 27 ore per coprire 2.188 e andare alla scoperta di un territorio maestoso popolato per lo più da asini, cavalli, e yak che si muovono in branco, raggiungendo gli altipiani apparentemente spopolati del Tibet, tra radure, praterie, brughiere e steppe che a volte diventano dune sabbiose, quasi desertiche, lambendo anche vette ricoperte di neve e ghiacciai perenni. Ultima fermata di questo viaggio è Lhasa, la «città proibita».

Questo viaggio inizia da Pechino, da cui si raggiunge Lanzhou, anticamente conosciuta come la «Città dorata», per la felice posizione lungo la Via della Seta, sulle sponde del Fiume Giallo. Si tratta di un ottimo punto di partenza per visitare la provincia nordoccidentale del Gansu, dove si trova il maestoso monastero di Labrang, che ancora oggi ospita oltre 1000 monaci, e le Grotte buddiste di Binglingsi dove sono state realizzate 183 nicchie e sculture incise nella roccia.

Il treno si prende alla stazione ferroviaria di Lanzhou. Qui ci si accomoda in scompartimenti di prima classe con quattro cuccette. Nel primo tratto il convoglio ferma a Xining e Delingha nella regione del Qinghai: attraversando scenari di rara bellezza, supererete le fermate di Golmud, Amdo e Nagchu. Il paesaggio assume una bellezza mistica: le cime innevate in lontananza svettano in un cielo blu inteso cui fanno da contraltare le vaste praterie popolate da greggi mansueti di pecore e di yak. Ultima fermata di questo straordinario percorso in treno è Lhasa, capitale della regione autonoma del Xizang (Tibet). Si possono visitare i principali punti di interesse della città e della sua periferia, primo fra tutti l'imponente Potala, il più famoso monastero-fortezza del Tibet che domina la valle dall'alto del Marpori, e, ancora, i monasteri di Drepung e di Nechung. Ancora un'escursione al monastero di Ganden, prima di proseguire il viaggio verso Zedang, per visitare il tempio-fortezza Yunbu la Kang. Si effettua un percorso di circa un'ora per prendere una chiatta, attraversare il fiume Yarlung e raggiungere Samye, la città monastica più antica del Tibet. L'attraversamento sarà un'esperienza unica ed irripetibile, viaggiando insieme ai pellegrini assorti nelle loro preghiere.

L'avventura tibetana si conclude con la tappa alle tombe degli antichi re tibetani e di Pechino e con la visita della Grande Muraglia e delle Tombe Ming.

Due settimane

Il treno dei cieli sul tetto del mondo (15 giorni/13 notti di cui una in treno)

parte da Pechino e tocca Lanzhou, Labrang, Xiahe, Binglingsi, Lhasa, Zedang e fa ritorno a Pechino

Le quote

A partire da 3.630 Euro a persona in doppia (quota base per minimo 16 partecipanti)

La quota comprende: viaggio aereo internazionale, voli interni, hotel, visite, trasferimenti e sistemazioni con servizi privati, treno in prima classe.

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